I prezzi del rame salgono dopo l'annuncio di Trump

Il presidente Donald Trump ha annunciato che avrebbe imposto una tariffa del 50 percento sulle importazioni di rame e ha suggerito che presto sarebbero stati introdotti dazi più elevati per settori specifici.
"Oggi ci occupiamo di rame", ha detto Trump durante una riunione del Consiglio dei Ministri. "Credo che la tariffa sul rame sarà del 50%", ha aggiunto.
Trump ha anche affermato che annuncerà presto "dazi molto, molto elevati, nell'ordine del 200%" sulle importazioni di prodotti farmaceutici. Ha aggiunto che le aziende farmaceutiche potrebbero avere fino a un anno e mezzo per avviare la produzione negli Stati Uniti prima che i nuovi dazi entrino in vigore.
I prezzi del rame hanno raggiunto un massimo storico dopo l'improvviso annuncio di Trump e hanno chiuso la giornata in rialzo del 13,12%, il miglior guadagno giornaliero dal 1989. Le azioni della società mineraria di rame Freeport-McMoRan sono salite del 5% poiché gli investitori si aspettano che i produttori nazionali traggano vantaggio dai dazi.
La CNBC osserva che il rame è il terzo metallo più utilizzato, dopo ferro e alluminio. Gli Stati Uniti importano quasi la metà del rame che utilizzano, la maggior parte del quale proviene dal Cile, secondo l'US Geological Survey.
Alla fine di febbraio, Trump ha ordinato un'indagine su possibili nuove tariffe sulle importazioni di rame, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato martedì sera, durante il programma "Power Lunch" della CNBC, che l'indagine è stata conclusa. "Si tratta di riportare a casa il rame, riportare a casa la produzione di rame", ha detto Lutnick. Ha osservato che la mossa di Trump allineerebbe i dazi sul rame con quelli statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio, che Trump ha raddoppiato al 50% all'inizio di giugno. Lutnick ha affermato di aspettarsi che Trump firmi presto un proclama che introdurrà i dazi sul rame entro la fine di luglio.
I nuovi annunci commerciali riguardanti rame e prodotti farmaceutici sono distinti dai dazi “reciproci” annunciati da Trump all’inizio di aprile, che imponevano una tariffa base del 10% sulle importazioni da quasi tutti i Paesi, oltre a aliquote significativamente più elevate su decine di Paesi.
Dal 1° agosto entreranno in vigore dazi doganali individuali che vanno dal 25 al 40 percento. (PAP Biznes)
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