Elezioni Marche, regalo last minute di Meloni al governatore Acquaroli: Regione nella Zona Economica Speciale come il Sud

Con tempistiche che definire “sospette” suona quasi come un eufemismo, l’ultimo Consiglio dei ministri prima delle ferie estive spinge il governo a fornire un gradito regalo alle Marche, regione a guida centrodestra col meloniano Francesco Acquaroli atteso ad una possibile riconferma nel voto del 28 e 29 settembre contro l’ex sindaco di Pesaro ed attuale eurodeputato Pd Matteo Ricci.
Mentre infatti la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affiancata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, si reca ad Ancona per elencare gli interventi del governo per lo Sviluppo nelle Marche, lunedì pomeriggio il governo approverà un disegno di legge che estende la Zona Economica Speciale alle Regioni Marche e Umbria.
Un disegno di legge che così., con quattro articoli, aggiunge la Regione prossima al voto alle altre del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) che fanno già parte della Zes. Si tratta di una “zona” istituita nel 2023 per introdurre forme di agevolazione fiscale, ma anche tagli sul fronte della burocrazia, per favorire gli investimenti nel Mezzogiorno.
Un regalo che, dal palco dell’Auditorium ‘Orfeo Tamburi’ di Ancona, il governatore uscente Francesco Acquaroli ha accolto ben volentieri nella ricerca di una riconferma che per il centrodestra, ma soprattutto per Fratelli d’Italia di cui è esponente di grido, è fondamentale.
I sondaggi delle scorse settimane, come quello realizzato a luglio da Izi, avevano infatti mostrato come il “campo largo” a sostegno di Matteo Ricci fosse riuscito a scavalcare Acquaroli e il centrodestra, seppur nell’ambito di una partita ancora tiratissima.
Sulla campagna elettorale era poi arrivata, a sconvolgere i piani, la notizia dell’avviso di garanzia nei confronti di Ricci per il cosiddetto “caso affidopoli”, risalente ai tempi in cui l’esponente Pd era sindaco di Pesaro e relativo alla presunta corruzione sugli affidamenti del Comune a due associazioni no profit.
Vicenda su cui è tornato oggi, in videocollegamento con l’Auditorium di Ancona, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. “Il centrodestra vincerà nelle Marche non per l’inchiesta di cui ci interessa men che zero” ma perché “in cinque anni abbiamo cambiato le Marche”, le parole dell’altro vicepremier.
Anche la premier Meloni ha utilizzato la sua tribuna per allestire un vero e proprio comizio pre-elettorale. Meloni ha rivendicato la scelta di aver dato “a questo territorio un’opportunità in più. Il Consiglio dei ministri delle 15 approverà la norma che consente di allargare la zona economica speciale anche alla regione Marche e alla regione Umbria” che “è uno strumento che sta dando straordinari risultati”.
Annunci che non sono piaciuti all’opposizione proprio per la tempistica. “Ad Ancona Meloni ha promesso di tutto: manca solo ‘sarà tre volte Natale’. Lo fa per aiutare il suo amico di gioventù Acquaroli, lo fa perché sa bene che da solo non avrebbe niente da raccontare, visto come ha ridotto la sanità pubblica”, è l’accusa che è arrivata dai capigruppo Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia.
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