Katy Perry, che brividi a Bologna: un videogame vivente tra ritardi, voli e farfalle

Bologna, 3 novembre 2025 – Inizio col brivido: il concerto sta per partire, con lei già in posizione per entrare in scena, quando per problemi tecnici tutto si blocca all’improvviso. Passano tre quarti d’ora, il pubblico aspetta. Poi Katy Perry appare (foto), ringrazia i fan per la pazienza e, sulle note di Artificial, si fa issare sospesa a mezz’aria. È show. Non sarà l’unico volo: dalla gigantesca leonessa d’acciaio cavalcata dieci anni fa nell’halftime del Super Bowl alla farfalla meccanica con cui ieri sera plana sul pubblico dell’Unipol Arena a Casalecchio, il passo è lungo, ma “Roar“ per Katy prima ancora di essere una hit è il ruggito di una carriera strabiliante, che pretende sempre una cornice spettacolare.
Il personaggio di un videogioco metà umano e metà macchinaCosì eccola, nell’ennesimo kolossal da palasport in cui la star californiana interpreta KP143, personaggio di un videogioco metà umano e metà macchina, in missione per salvare un pianeta minacciato da creature malvagie prodotte dell’intelligenza artificiale che hanno catturato le farfalle, simbolo di energia e potere femminile, per trasformarle in strumenti di distruzione. Narrazione distopica, in stile Matrix e Blade Runner, che consente alla popstar più colorata del pianeta di catturare i sensi dei suoi adoranti Katycats. Il singolo Woman’s World si prende dal vivo una nuova chance così come gli altri brani di 143, ultimo album di Perry uscito lo scorso anno e prontamente azzoppato dalla critica. Il primo rovescio di un periodo complicato, che l’ha vista finire nel mirino dei media anche per il volo Blue Origin assieme alla signora Bezos e ad altre quattro vip. A dirla tutta, neppure il sostegno alla campagna di Kamala Harris si è rivelato una mossa granché vincente.

Visivamente e scenograficamente meno elaborato rispetto agli ultimi tour di Taylor Swift o Lady Gaga, questo Liferimes Tour condivide con 143 lo stesso limite: una stravaganza che a tratti fagocita il senso. Katy si trasforma in un cartone animato vivente: si appende agli oggetti di scena, canta a testa in giù, fa scegliere una canzone al pubblico col QR Code, indossa un guanto che spara fuochi d’artificio e brandisce una barra laser formato Luke Skywalker per difendersi da lombrichi giganti intenzionati a mangiarsela in un boccone solo. Tutto su una scena caratterizzata da un fondale video scomposto in 31 frammenti e da una pedana con più gadget dell’Aston Martin di 007.
Il look scelto per il concertoIn scena lei in techno body scintillanti, non proprio la Katheryn Elizabeth Hudson vestita di nero, coi capelli raccolti sotto un sobrio cappellino con veletta, piovuta in Vaticano sette anni fa per stringere la mano a Papa Francesco a margine della Conferenza internazionale sulla medicina rigenerativa. Allora al fianco aveva il fidanzato Orlando Bloom, poi la passione è poi evaporata, ma è rimasto l’amore. Quello per la figlia Daisy Dove, che in estate li ha riuniti per le vacanze sulla Costiera Amalfitana.
Il legame con l’ex premier canadese Justin TrudeauOra l’eroina di Fireworks è legata all’ex premier canadese Justin Trudeau, con cui una decina di giorni fa ha festeggiato i suoi 41 anni a Parigi assistendo, mano nella mano, allo spettacolo del Crazy Horse. Davanti alle stravaganze di Katy, persino il padre, il pastore protestante Keith Hudson, anni fa si lasciò andare a un momento di sconforto, definendola durante un sermone “una bambina diabolica” e invitando i fedeli a pregare per lei. Ma l’eccesso, per Miss Perry, è sempre stato parte del DNA: dal costume da hamburger del Met Gala 2019 ai getti di panna montata sparati dal reggiseno nel video di California Gurls, al dialogo con un enorme pezzo di cacca in Play, la residency di Las Vegas che ha mandato in frantumi il ricordo patinato di Barbra Streisand e Céline Dion.
Nella vita di una diva da hit parade, cosa può esserci oltre al volare sulle teste del pubblico appesa a una cometa con la coda di fuochi pirotecnici? Forse solo andarci davvero in quello spazio tanto idealizzato. Detto e fatto. Si replica il 19 luglio al Lucca Summer Festival.
İl Resto Del Carlino




