La pausa dichiarata nella guerra commerciale riporta gli indici in territorio verde

I mercati azionari di tutto il mondo hanno registrato una significativa ripresa nelle ultime settimane, trainati dai segnali di una riduzione delle tensioni commerciali. Stati Uniti e Cina hanno guidato la situazione.
I primi mesi di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti sono stati tutt'altro che incoraggianti per coloro che avevano investito nei principali indici di Wall Street, come l'S&P 500. Spesso utilizzato come parametro di riferimento per misurare il sentiment del mercato a New York, è stato trascinato in un trend negativo dall'inizio di febbraio e l'8 aprile ha toccato il minimo di quasi un anno. Dopo l'annuncio dei "dazi reciproci" da parte del presidente degli Stati Uniti, si è registrato un forte calo nei mercati di tutto il mondo, ma in particolare a New York.
L'indice S&P 500 è sceso del 10% rispetto ai massimi storici di novembre (lo stesso mese in cui si sono tenute le elezioni presidenziali nel Paese, con la vittoria del candidato repubblicano), per poi riprendere a febbraio.
Ora, in soli 22 giorni, l'indice ha recuperato le perdite registrate rispetto a novembre. In altre parole, è aumentato di 8 miliardi di dollari in un periodo di circa tre settimane, vale a dire molto meno del tempo normalmente necessario per una ripresa di questa portata.
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jornaleconomico