Sheinbaum conferma la cancellazione dei contratti irregolari presso Pemex

Venerdì scorso, la presidente Claudia Sheinbaum Pardo ha riferito che, durante il precedente mandato di sei anni, sono stati rilevati tentativi di corruzione presso Petróleos Mexicanos (Pemex) che hanno coinvolto tre alti funzionari dell'azienda statale. In risposta a questa situazione, i relativi contratti sono stati immediatamente annullati.

Sheinbaum ha spiegato che le accuse del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti indicavano che, tra il 2019 e il 2021, gli imprenditori Ramón Alexandro Rovirosa Martínez e Mario Alberto Ávila Lizárraga avrebbero offerto fino a 150.000 dollari per ottenere contratti multimilionari presso Pemex. "È importante che sappiate che questi contratti non sono stati eseguiti; c'è stato un tentativo di corruzione, ma non sono mai stati finalizzati", ha dichiarato la presidente durante la sua conferenza stampa mattutina a Chetumal.

Il capo dell'esecutivo ha annunciato che la prossima settimana la responsabile della Segreteria anticorruzione e buon governo, Raquel Buenrostro, renderà pubblici i dettagli degli eventi, tra cui i nomi, i meccanismi del tentativo di corruzione e le azioni intraprese all'epoca.

Sheinbaum ha spiegato che ci sono informazioni sui due imprenditori coinvolti: Rovirosa è in custodia cautelare, mentre Ávila Lizárraga è ancora latitante. Entrambi sono stati incriminati dalle autorità statunitensi per queste tangenti.

Da parte sua, Octavio Romero Oropeza, allora direttore della Pemex, ribadì che i contratti furono annullati immediatamente e il presidente Andrés Manuel López Obrador fu informato.

La presidente ha inoltre escluso qualsiasi carenza di benzina nel Paese. Ha affermato che eventuali ritardi nel trasporto di carburante sono in fase di risoluzione e che le autocisterne acquisite durante la precedente amministrazione, gestite in parte dal Ministero della Difesa Nazionale, saranno integrate in Pemex.

Con queste misure, il governo federale intende rafforzare la trasparenza e garantire che gli atti di corruzione non influiscano sulle attività dell'azienda statale o sulla popolazione.