La destra interviene in difesa di Larry Rubin in seguito alle critiche dell'ambasciata cinese.

CITTÀ DEL MESSICO (apro).- Il Consiglio nazionale della nuova destra ha condannato la dichiarazione dell'ambasciata cinese "comunista" in Messico contro le dichiarazioni del presidente dell'American Society, Larry Rubin, che il 28 luglio ha affermato che la nazione dovrebbe "evitare di avvicinarsi ai paesi membri dei BRICS, in particolare Russia e Cina".
"La Cina usa il Messico esclusivamente come piattaforma per l'esportazione di beni di valore, nascondendo cattive pratiche commerciali e approfittando della nostra posizione strategica nelle catene di approvvigionamento, senza fornire reali vantaggi o sviluppo", ha affermato in una nota il movimento conservatore di destra in Messico, che si identifica con la strategia politica Make America Great Again (MAGA) del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Ha inoltre definito "offensive" le dichiarazioni dell'ambasciata cinese su Rubin, accusandolo di avere una "mentalità egemonica profondamente radicata da parte di alcuni individui negli Stati Uniti".
Nel frattempo, l'americano-messicano è stato descritto come un uomo con "una vasta esperienza politica e imprenditoriale, che ha tutto il diritto di esprimere le sue opinioni sulle relazioni del Messico con i paesi BRICS: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, oltre ai cinque nuovi membri".
"Respingiamo categoricamente il tentativo della Cina di squalificare un messicano, in particolare uno della statura di Rubin. Esortiamo rispettosamente, ma con forza, la Cina a riflettere sulla sua storia di furto di proprietà intellettuale e concorrenza sleale in Messico e negli Stati Uniti", ha dichiarato il Consiglio, presieduto da Raúl Tortolero, membro del Partito di Azione Nazionale (PAN) e leader della Nuova Destra Ispano-Americana.
E ha aggiunto: "Vi suggeriamo di guardare all'interno del vostro territorio, dove la libertà di espressione, il pluralismo dei partiti e la libertà religiosa non sono consentiti (...). L'ipocrisia di un regime autoritario che cerca di fare la morale alle nazioni sovrane è evidente".
L'organizzazione religiosa si schierò con gli Stati Uniti, descritti come un partner prezioso per il Messico grazie ai suoi investimenti e al rafforzamento degli scambi commerciali attraverso l'USMCA (Accordo Stati Uniti-Messico-Canada).
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