Viaggio a Isla Catalina, l’isola dei Caraibi che non assomiglia a nessun’altra

Da La Romana si distingue appena una macchia chiara sull’acqua. Quando la barca si avvicina, la linea bianca prende forma, il mare diventa trasparente e Isla Catalina rivela la sua bellezza semplice. È un’isola protetta, senza hotel né abitanti, da poter visitare solo in giornata.
La sabbia è fine, la vegetazione bassa, e la vita qui si misura nel tempo che passa tra un’onda e l’altra. Alcuni tratti sono gestiti da operatori privati, con zone attrezzate e chioschi, ma basta allontanarsi di pochi passi per trovare ancora un angolo libero, silenzioso e in cui il mare sembra non finire mai.
Dove si trova e che tipo di isola èLa meravigliosa Isla Catalina si trova lungo la costa sud-est della Repubblica Dominicana, di fronte a La Romana, a una manciata di minuti di barca dal porto. L’isola è piccola, piatta, con sabbia finissima, candida e un mare che cambia colore a seconda della luce, dal verde chiaro al turchese intenso.
Fa parte del Parque Nacional Cotubanamá (precedentemente Parque Nacional del Este), un’area naturale protetta che tutela i fondali corallini e le specie marine che vivono lungo la barriera. Si può raggiungere esclusivamente con escursioni organizzate o come tappa di alcune crociere, e dopo poche ore tutto torna silenzioso, come se l’isola non volesse lasciare traccia del passaggio umano.
Storia e origini del nomeFu Cristoforo Colombo il primo ad avvistare questo lembo di terra straordinario, e lo fece nel maggio del 1494. Decise lui stesso di chiamarla Santa Catalina, in onore di Caterina d’Alessandria, giovane filosofa del IV secolo che, secondo la tradizione, sfidò gli imperatori romani con la parola e morì martire. Da quel momento l’isola entrò nelle mappe, ma restò ai margini della storia ufficiale.
Nel Seicento divenne un rifugio per pirati e contrabbandieri. Le sue insenature basse, invisibili dalla costa, offrivano riparo alle navi che volevano sparire per qualche giorno dalle rotte controllate dagli spagnoli. Qui trovavano acqua, legna e silenzio. Non a caso, proprio davanti a Catalina tra il 1698 e il 1699 affondò la Quedagh Merchant, la nave del capitano William Kidd, uno dei pirati più noti dell’epoca. I resti sono ancora lì, trasformati in un sito subacqueo visitabile, tra i più famosi dei Caraibi.
Per secoli l’isola è rimasta disabitata, frequentata da pescatori locali in cerca di rifugio o di correnti buone, ma solo fino agli anni Novanta. In quel periodo, infatti, il governo dominicano decise di inserirla tra le aree protette del Parque Nacional Cotubanamá, stabilendo regole precise per le visite e impedendo ogni costruzione stabile. Il nome è rimasto, ma oggi racconta un’altra storia: quella di un luogo fragile, che ha attraversato i secoli e ora si difende con il silenzio.
Due isole in una: come visitare Isla CatalinaDi Isla Catalina si dice che è due isole in una e il motivo è molto semplice: non è tutta uguale. Una parte, infatti, è data in concessione esclusiva a Costa Crociere, che ne ha l’uso riservato ma non la proprietà. Qui sbarcano solo i passeggeri delle navi, poiché l’area è recintata, con buffet, ombrelloni, sicurezza e personale dedicato. È una spiaggia organizzata, pensata per chi attracca per poche ore ma desidera comfort immediato.
L’altra metà dell’isola resta invece pubblica, raggiungibile solo con escursioni locali o piccole barche dei pescatori di La Romana o Bayahíbe. Qui non ci sono strutture fisse, solo sabbia chiara, mare trasparente e il rumore del vento tra gli alberi bassi.
La differenza è netta: chi arriva tramite grandi imbarcazioni trova un villaggio organizzato, chi giunge con i pescatori incontra sabbia, mare (attenzione, alle volte può essere particolarmente mosso) e silenzio. È bene sapere, però, che non è possibile muoversi liberamente da una zona all’altra, in quanto l’area in concessione è controllata e l’accesso è consentito solo ai passeggeri registrati.
Come arrivare se non si è croceristiPer raggiungere Isla Catalina da soli si parte da La Romana, Bayahíbe o Casa de Campo, sempre con barche organizzate da tour operator locali. Non esistono traghetti pubblici e sull’isola non ci sono strutture permanenti, quindi tutto si svolge nel giro di una giornata: partenza al mattino, qualche ora tra sabbia e mare e ritorno nel pomeriggio.
Il costo del tour varia, indicativamente tra 80 e 120 USD (circa 75-110 euro), e di solito comprende pranzo e attrezzatura per lo snorkeling, così da poter esplorare i fondali senza pensieri. È utile portare acqua e crema solare, qualche contante per le mance e una fotocamera o custodia waterproof, perché tra la luce sulla sabbia e le sfumature del mare ci sono immagini che non si dimenticano.
Cosa fare sull’isolaIl richiamo principale di Isla Catalina sono le acque cristalline che la circondano. Snorkeling e immersioni conducono subito a The Wall e The Aquarium, fondali spettacolari pieni di coralli vivaci, pesci tropicali dalle livree impossibili e piccole grotte sottomarine che invitano a esplorare. Anche i principianti rimangono affascinati, e ogni nuotata sembra sospesa nel tempo, tra branchi di pesci pagliaccio, chirurgo e farfalla.
Le spiagge sono poche ma perfette. Playa Blanca, la più famosa, ha sabbia chiarissima e acqua calma, ideale per stendersi o fare un bagno lungo. Playa Catalina, più raccolta, regala angoli silenziosi tra scogli e vegetazione bassa, mentre Playa Punta Española, verso l’estremità dell’isola, è quasi deserta e offre panorami sul mare aperto in grado di emozionare.
Camminando tra le dune e la vegetazione protetta si scorgono uccelli marini, piccoli granchi e la fauna locale che vive indisturbata. Anche i fondali della riva regalano sorprese: pesci colorati che passano vicino agli scogli, conchiglie, stelle marine e coralli bassi che ondeggiano al ritmo del mare.
Non c’è wifi, non ci sono intrattenimenti organizzati e nessuna struttura permanente. C’è solo Isla Catalina, e questo basta a rendere ogni ora passata qui memorabile.
Cosa evitare e cosa sapereSull’isola non si può trascorrere la notte e qualsiasi visita si svolge in giornata con partenza al mattino e ritorno nel pomeriggio. L’area riservata alla compagnia di crociere resta chiusa a chi non è passeggero e non è possibile aggirare i controlli. Il sole è intenso e il mare forte, quindi crema solare, cappello e acqua sono indispensabili.
Conviene stare lontani dai tour troppo economici, perché spesso riducono sicurezza, tempo in acqua o qualità delle attrezzature.
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