Fort Boyard, un modello in scala per salvare il monumento diventato gioco tv dalla furia dell’oceano
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Il futuro del Fort Boyard, la fortezza militare francese costruita di fatto in mare, sulla costa atlantica, un gioiello pensato dai tempi del Re Sole, e costruito nei secoli successivo, ma oggi famoso soprattutto grazie a un programma televisivo, si giocherà almeno in parte in Belgio. Là infatti un team di ricercatori universitari ha analizzato gli effetti del moto ondoso sull'edificio, utilizzando una replica in miniatura.
Lo scenario è stato allestito in un centro di ricerca a Ostenda, di fatto trasformato in un hangar capace di ospitare una piscina dove vengono create onde artificiali. Al centro di questo “bacino” è stata creata una miniatura del in cemento. Ridotto a un trentesimo delle dimensioni reali, il modello è una replica molto simile, con le sue estremità arrotondate e le aperture esattamente (in proporzione) distanziate l'una dall'altra, su tre piani.
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Solidità, stabilità della struttura, resistenza all'erosione e alla sommersione: i test effettuati dagli specialisti belgi di ingegneria costiera e marittima rientrano nel vasto rinnovamento previsto per il 2028. Sono stati richiesti dall'impresa francese di lavori pubblici ETPO (gruppo Spie Batignolles), impegnata in questa avventura con il dipartimento francese della Charente-Maritime, proprietario nonché sede del sito.
I vantaggi del modello 3DLa loro particolarità è quella di basarsi su una replica 3D dell'edificio sotto esame, fatto raro anche in questa tipologia di studi. “Normalmente utilizziamo modelli 2D, con forme geometriche semplificate per ragioni di costo. È bello avere il forte nel nostro bacino e contribuire a questa ristrutturazione di un edificio storico", spiega all’agenzia di stampa France Presse Peter Troch, uno dei responsabili del progetto di ricerca. "Stiamo generando onde di tempesta in condizioni reali e questi test permetteranno di migliorare il progetto iniziale del forte, così come è stato pensato per questa ristrutturazione”.
È una forma di validazione del progetto prima dell’inizio dei lavori», continua il professore dell’Università di Gent, una dei partner del centro di Ostenda, lanciato nel 2023 (Coastal & Ocean Basin, COB).
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Una parte significativa dei lavori riguarda le due estremità del forte, dove il progetto prevede la ricostruzione delle opere di protezione svanite nel corso di decenni e secoli, travolte dalle aggressioni dell'Atlantico. Si tratta, nella parte anteriore, dello sperone che punta verso il mare, a nord-ovest, e, nella parte posteriore, del porto - o "porto di attracco" - attraverso il quale i visitatori potranno sbarcare a partire dal 2028, seppure in condizioni meteorologiche favorevoli.
Il monitoraggio delle ondeIntorno alla piscina con le onde, i tecnici monitorano su uno schermo i dati rilevati dai sensori posti in acqua, e la loro attenzione è focalizzata sul muro frangiflutti posto frontalmente sullo sperone. E in che misura è in grado di proteggere l'edificio dall'azione delle mareggiate. "Con il cambiamento climatico non siamo sicuri delle condizioni del mare che avremo in futuro", sottolinea uno degli specialisti dell'Università di Gent.
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“Se riusciamo ad attenuare l’energia delle onde che si propagano, limitiamo anche l’erosione, che è stato il principale fattore di degrado del forte”, aggiunge. Costruito tra il 1803 e il 1857 tra l'isola di Oléron e l'isola di Aix, da un’idea nata addirittura dal Roi Soleil Luigi XIV, ex struttura militare divenuta prigione, il forte Boyard era caduto in rovina prima di essere classificato monumento storico.
Acquistato nel 1988 da Jacques Antoine, produttore di giochi televisivi, è stato venduto l'anno successivo al dipartimento della Charente-Maritime per un franco simbolico. Spetta a quest'ultimo mantenerlo. Attualmente inaccessibile al grande pubblico, l'edificio continua ad ospitare ogni primavera - da marzo a fine giugno - le riprese del quiz televisivo che lo ha reso una star mondiale. Lo spettacolo “Fort Boyard”, lanciato nel 1990 in Francia, ha dato origine a più di 1.500 episodi in una quarantina di paesi. I lavori di ristrutturazione, che inizieranno quest'estate, sono stimati in 36 milioni di euro, tasse escluse. Tre quarti di questo importo sono già finanziati. E per reperire i restanti nove milioni, a metà dicembre è stato lanciato un appello a donazioni, puntando sulla forte reputazione del luogo".
repubblica