Alle Seychelles tra vacanza e volontariato: tre mesi a proteggere le tartarughe marine

Esperienza nel monitoraggio delle tartarughe marine, ottima forma fisica, abitudine a camminare lunghe ore su spiagge sabbiose sotto il sole tropicale, flessibilità e capacità di adattarsi a condizioni isolate e ritmi variabili e, ovviamente, un buon livello di inglese. Sono queste le caratteristiche richieste a chi voglia trasformarsi, per qualche mese, in un volontario alle Seychelles con l’obiettivo di offrire il proprio supporto alla conservazione della tartaruga embricata, una delle specie più a rischio tra le tartarughe marine.
Le Seychelles ospitano infatti una delle cinque più grandi popolazioni di tartarughe embricate al mondo, una specie in grave pericolo di estinzione, e l’isola di Cousin, 2 km dalla costa di Praslin e seconda isola più grande dell’arcipelago, è il sito di nidificazione più importante per questa specie nell'Oceano Indiano occidentale. Proprio qui, ogni anno, centinaia di tartarughe emergono dalle acque intorno all'isola per nidificare. E proprio su questa isola granitica si svolgeranno le attività di pattugliamento delle spiagge, anche alle prime luci dell’alba o a tarda sera, per documentare la nidificazione delle tartarughe, raccogliere dati sul campo e inserirli nei database al ritorno nella base operativa. Senza dimenticare, ovviamente, di trovarsi in una specie di paradiso terrestre dove, nelle ore libere, sarà possibile rilassarsi e scoprire la bellezza dell’arcipelago.

L’isola di Cousin ospita la Riserva Speciale di Cousin Island, gestita da Nature Seychelles e che include le acque intorno all'isola a 400 metri dalla costa. Prima di diventare una riserva l’habitat naturale dell’isola era stato in gran parte convertito in una piantagione di cocco e cannella. La sua riconversione l’ha trasformata principalmente in una foresta autoctona dominata da Pisonia grandis, Morinda citrifolia e Ochrosia oppositifolia. C'è una zona umida dove l'acqua dolce attrae libellule e gallinelle d'acqua; la collina crea siti di nidificazione ideali per berte e sterne brigliate; sulla riva del mare, abbondano granchi e uccelli. Ospita numerosi rettili come tartarughe giganti e cinque lucertole endemiche, millepiedi giganti e paguri. Cousin ospita anche sette specie di uccelli marini nidificanti.

Il progetto di monitoraggio delle tartarughe è in corso a Cousin dal 1972 e ogni anno la Marine Conservation Society Seychelles e la Nature Seychelles, accettano un numero limitato di volontari grazie ai quali vengono aggiornati i dati registrati nel corso degli anni, date e luoghi di nidificazione, mentre le spiagge vengono pattugliate più volte al giorno. «Targhette metalliche in titanio con un codice identificativo univoco vengono applicate anche alle pinne anteriori di ogni tartaruga nidificante incontrata durante le pattuglie sulla spiaggia.

Questa attività di lunga data ha permesso a Cousin di identificare le singole femmine mentre tornano sulle spiagge per nidificare stagione dopo stagione» spiega il sito del progetto che, per quest’anno ha aperto le candidature per il periodo ottobre 2025 – aprile 2026, prevedendo soggiorni di tre mesi con vari slot temporali: ottobre-dicembre, novembre-gennaio, dicembre-febbraio, febbraio-aprile. L’alloggio è previsto in camerate condivise, con cucina e bagno comuni, ed è a carico dell’organizzazione mentre il viaggio, e i pasti, sono a carico del volontario.
La tartaruga embricataA Cousin Island la protezione della più grande popolazione di tartaruga embricata (Erechmotelys imbricata) rimasta nell'Oceano Indiano occidentale, è considerata fondamentale per la conservazione di una biodiversità preziosa e insostituibile messa a dura prova da più fattori, a cominciare dall’intensa caccia alle femmine nidificanti durante i 30 anni precedenti al 1994, quando è stato introdotto un divieto legale totale sulla caccia alle tartarughe.

Sull’isola si è invece ormai creato un habitat protetto diventato un rifugio sicuro per le tartarughe che possono arrivare a nidificare qui in tutta tranquillità. Il lavoro dei volontari offre anche un contributo significativo alla dispersione dei nidi delle tartarughe a causa dell'erosione delle spiagge e dell'allagamento, figlie dell’erosione delle spiagge che rimane una minaccia, soprattutto considerando la recente variabilità climatica e i significativi cambiamenti nei profili delle spiagge.
Come ci si candidaPer partecipare gli interessati possono inviare la candidatura via email all’indirizzo [email protected], specificando le proprie motivazioni, aggiungendo un curriculum vitae aggiornato e una fototessera. Solo i candidati selezionati saranno ricontattati. In seguito alla shortlist sarà richiesto anche copia dell’assicurazione di viaggio. Costituiranno valore aggiunto una formazione in biologia marina o simili, esperienza nella conservazione marina tropicale, e competenze nella raccolta o analisi dati.

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