Boato e incendio nel gazebo: gesto doloso, trovate le prove

Follonica, 4 novembre 2025 – Prima l’esplosione e poi le fiamme che hanno aggredito le tende del gazebo e che, per fortuna, prima grazie al tempestivo intervento di due passanti e dopo all’azione dei vigili del fuoco, non si sono estese oltre.
Ma quanto accaduto al locale in via della Repubblica, nel quartiere di Senzuno, non può certo lasciare indifferenti, né per lo stesso locale al centro dell’episodio né per alcuni fatti accaduti in precedenti che adesso possono forse essere ’riletti’ sotto un’altra ottica.
L’esplosione il rogo è cronaca di domenica sera, intorno alle 21.30, ma i risultati degli accertamenti dei tecnici dei vigili del fuoco e dei carabinieri sono cronaca di ieri e non aggiungono elementi rassicuranti: si è trattato di un fatto volontario, doloso.
Il controllo ha fatto rinvenire una bottiglia e uno straccio, utilizzato come miccia per accendere il liquido infiammabile che la bottiglia conteneva. Non un fatto accidentale, insomma: un ’avvertimento’, sembra.
Il sospetto trova terreno fertile nel fatto che quel locale attualmente è chiuso in virtù del provvedimento di sospensione dell’attività per 15 giorni firmato dal questore perché, dicono le motivazioni, era un ambiente frequentato da persone con precedenti penali. Se ci sia un qualche collegamento fra questa situazione e la bottiglia incendiaria lasciata o tirata nel gazebo è da accertare, ma insomma l’ipotesi appare tutt’altro che priva di elementi degni di essere approfonditi. E poi, oltrettutto, nessuno ha dimenticato che nei giorni scorsi sono andate a fuoco anche tre auto lasciate in sosta in un parcheggio della stessa via e in estate la stessa sorte era toccata ad un’altra auto e ad uno scooter fermi a poca distanza dalo stesso luogo.
E la situazione adesso è monitorata anche dal sindaco, Matteo Buoncristiani. “Sono in contatto con il prefetto e con le Forze dell’ordine – dice –, le indagini sono in corso e l’attenzione è alta. Proprio per questo preferisco al momento non entrare nel merito della questione”.
La Nazione




