Jesi, al Piccolo va in scena 'Quie ora' commissionata per Valerio Mastandea


TeatrOfficina
Jesi (Ancona), 3 ottobre 2025 - Domenica alle 17.15 al teatro Piccolo di Jesi andrà in scena "Qui e Ora” della compagnia Teatrofficina. Lo spettacolo sarà il primo dei cinque in gara all’interno del Festival regionale Marche in Atti, organizzato dalla Fita Marche. Si tratta di una delle pièce teatrali scritte da Mattia Torre, sceneggiatore, autore teatrale e regista italiano. L'opera, commissionata per Valerio Mastandrea, mette in scena l'incontro tra un noto cuoco e un disoccupato dopo un incidente stradale. La pièce, che affronta temi come la lotta di classe attraverso la commedia e la riflessione, è stata trasmessa anche dalla Rai. Nella versione proposta da Teatrofficina, la regia è affidata a Michele Ceppi, con l’adattamento di Marco Castellani, Luca Cioccolanti e lo stesso regista. La collaborazione tecnica è di Michele Fioretti, Sergio Giuliani e la grafica di Giada Lancioni. Ecco la trama. Un incidente appena avvenuto in una strada secondaria di un’isolata periferia romana, vicina al grande raccordo anulare, completamente deserta, senza passanti nè case, nei campi, nel nulla. Due scooter di grossa cilindrata subito dopo l’impatto, il primo ribaltato, idealmente conficcato a terra, il secondo irriconoscibile, un disastro di lamiere ancora fumanti. Un incidente importante. A terra, a pochi metri l’uno dall’altro, due uomini sulla quarantina; il primo immobile, potrebbe essere morto, l’altro piano muove un piede, a fatica si alza. E anche il primo apre gli occhi. Avrebbero bisogno di aiuto ma non lo avranno, avrebbero bisogno di cure ma i soccorsi non arriveranno prima di un’ora e mezza. Intorno a loro, per loro, niente e nessuno. In un Paese dove se fai un incidente con qualcuno, a parità di torto o di ragione, quello è già un tuo nemico, “Qui e ora” racconta lo scontro tra due individui sopravvissuti a un incidente in scooter, alla periferia estrema di una grande città,nella sfiduciata attesa dei soccorsi, che infatti non arrivano. Nel loro scontro si esprime il cinismo e il senso di lotta dell’Italia di oggi, questo Paese sempre idealmente a un passo dalla guerra civile, in cui la cattiva amministrazione finisce per generare sfiducia non solo dei cittadini verso le istituzioni, ma anche tra cittadini e cittadini, in un clima sempre più teso e violento, che trova il suo apice nella grande città. Nell’ora e dieci di attesa dei soccorsi, che è il tempo teatrale della vicenda, Qui e ora racconta un ansiogeno e violento, comico duello metropolitano tra due uomini che hanno bisogno di cure e non le avranno, e che pur essendo entrambi vittime della ferocia dei nostri tempi, si riconoscono come nemici: il primo ha di se' l’immagine di un uomo straordinario, ma non lo è; l’altro saprebbe accontentarsi della propria ordinarietà, ma non lo farà.
İl Resto Del Carlino