Treno o aereo, la sfida dei prezzi. Sul Milano-Roma vince la rotaia, da Roma a Palermo meglio volare

Sul Milano-Roma non c’è quasi partita, spostarsi in treno è più conveniente che farlo in aereo 8 giorni su 9. Se ci si muove sulla Palermo-Torino il vantaggio di prezzo dipende dal giorno di prenotazione mentre sulla Roma-Palermo a vincere è solitamente l’aereo. Se si guarda ai collegamenti internazionali, non c’è quasi partita. Tra Roma e Vienna il treno “vince” in convenienza sull’aereo solo per 4-5 giorni su nove. E poi c’è poco altro da fare. Da Parigi a Roma o Milano; da Roma a Berlino o Zurigo; da Barcellona a Milano: sono tutte tratte sulle quali non si ha quasi mai (0 o 1 giorno, su 9) vantaggio economico a muoversi in treno piuttosto che in aereo.
I dati arrivano da un rapporto di Greenpeace che indaga il rapporto di costo tra aerei e treni per mettere in evidenza come i primi, nonostante il loro enorme impatto climatico, siano più economici del trasporto su rotaia, nel Vecchio continente, “grazie ai privilegi fiscali di cui godono le compagnie aeree”. Un quadro che dipinge per la Ong un “fallimento del sistema di trasporti europeo” e che porta a chiedere di investire sulla rete ferroviaria e a introdurre 'biglietti climatici' a prezzi accessibili e facili da utilizzare.
Italia tra i Paesi dove l’aereo conviene di piùIl rapporto esamina 142 tratte in 31 Paesi europei, mostrando che i voli sono mediamente più economici dei treni sul 54% delle 109 tratte transfrontaliere analizzate. In Italia la situazione è anche peggiore: nelle 16 tratte internazionali che riguardano il nostro Paese, viaggiare in aereo è mediamente meno costoso che usare il treno nell'88% dei casi, ponendo così l'Italia al quarto posto nella classifica dei Paesi europei in cui l'aereo è più economico del treno.
A ciò si aggiunge spesso anche la considerazione che non si tratta di pochi spiccioli, ma di una grande differenza di prezzo. Nella top ten di tratte sulle quali il treno rappresenta un vero e proprio salasso, rispetto all’aereo, ce ne sono due che coinvolgono l’Italia. Viaggiare da Lussemburgo a Milano costa quasi 12 volte di più in treno che in aereo (214 euro per il biglietto nel primo caso, 18,49 euro per un biglietto easyJet nel secondo). E anche sulla Barcellona-Milano le distanze sono incolmabili: meno di 20 euro in aereo, oltre 215 in treno.
Anche se il primato di questa differenza spetta alla tratta Barcellona-Londra dove si arriva a spendere fino a 26 volte di più per muoversi su rotaia: l’analisi conteggia 14,99 euro per l'aereo contro 389 per il treno per un viaggio organizzato nel medio termine.
Nel paragrafo di dettaglio dell’Italia si riconosce che “grazie all'efficiente rete ferroviaria ad alta velocità, ai treni notturni nazionali e ai frequenti collegamenti ferroviari con tutti i paesi limitrofi” molte destinazioni “sono ragionevolmente accessibili in treno, anche da e per la parte meridionale del paese”. Tuttavia, come visto, viaggiare in treno è significativamente più costoso. Solo la tratta Lubiana-Milano è risultata più economica in treno rispetto all'aereo, peccato che non sia disponibile un biglietto cumulativo. C'è anche una sola tratta transfrontaliera in cui il treno è risultato più economico in 5 dei 9 giorni analizzati: Roma-Vienna, dove Ryanair e il treno notturno diretto gestito dalla compagnia ferroviaria austriaca ÖBB hanno offerto le tariffe più basse.
Anche le tratte nazionali sono più spesso sconvenienti per chi si muove in treno, a differenza di quel che succede nel resto d’Europa: solo sulla Milano-Roma i biglietti ferroviari sono meno salati, mentre per la Palermo-Torino il vantaggio di prezzo dipende dal giorno di prenotazione e sulla Roma-Palermo a vincere è solitamente l’aereo.
Paga l’ambienteLa Ong spiega che il costo ambientale di queste tendenze è enorme. I voli emettono in media 5 volte più Co2 per passeggero per chilometro rispetto ai treni, dice la ong. Se confrontati con i sistemi ferroviari che utilizzano energia elettrica 100% rinnovabile, il loro impatto può essere oltre 80 volte superiore. "Anche se la crisi climatica peggiora, il sistema dei trasporti europeo continua a favorire il mezzo più inquinante, con prezzi dei voli assurdamente bassi rispetto a quelli dei treni, che sarebbero molto più sostenibili", dichiara Federico Spadini della campagna Clima e trasporti di Greenpeace Italia. "Questa situazione - spiega - non è dovuta a questioni di efficienza, ma all'inerzia politica europea che consente alle compagnie aeree di godere di privilegi fiscali ingiusti che sfavoriscono il trasporto ferroviario a spese del clima del pianeta".
L’attacco alle low-costIl costo ambientale di "questo sistema truccato è enorme", osserva Greenpeace rilevando che "le compagnie aeree low cost dominano il mercato grazie a prezzi sleali. Infatti, mentre le compagnie aeree non pagano né l'imposta sul cherosene né l'Iva sui voli internazionali, le ferrovie devono pagare le imposte sull'energia, l'Iva ed elevati pedaggi ferroviari". "Ogni tratta in cui l'aereo è più economico del treno è un fallimento politico - aggiunge Spadini - L'Europa deve rendere il treno l'opzione più economica, anziché quella più svantaggiosa perché meno finanziata”.
La Repubblica