Mediobanca scala il listino all'indomani della sconfitta di Nagel in assemblea


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il risiko continua a tenere banco a Piazza Affari, all'indomani dell'assemblea che ha negato al cda di Mediobanca l’autorizzazione a procedere con l’operazione Banca Generali . Il titolo di Piazzetta Cuccia trova il rimbalzo, mentre recupera terreno anche quello dell'istituto controllato dal Leone di Trieste, dopo un calo vicino al 3% alla vigilia. Si muove in territorio in positivo anche Banca Mps, con gli occhi del mercato che ora sono puntati sull’offerta di Rocca Salimbeni sulla stessa Mediobanca (che ha già registrato l’adesione della holding Delfin). Le attese sono per un rialzo dell'offerta che al momento viaggia con uno sconto attorno al 2%, ma l'esito della partita sembra in gran parte già scritto, considerando la compagine azionaria e la soglia minima decisamente contenuta per l’efficacia dell’ops, pari al 35% del capitale.
Così, nonostante Piazzetta Cuccia sembri avviata alla conclusione dell'attuale ciclo, con le leve di comando che passeranno a un nuovo vertice espressione della banca senese in caso di superamento del 50% nell'offerta, l’a.d. Alberto Nagel per il momento rimane al suo posto. Il manager - dopo l'esito dell'assemblea - ha lamentato «l’opportunità mancata» a causa del voto «espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse». Il riferimento è soprattutto al gruppo Caltagirone, a cui fa capo circa il 10% del capitale che ha votato contro l’operazione, e a Delfin, che con il suo 20% circa ha contribuito a portare al 32% la quota di astenuti. In ogni caso, il management rimane orientato sul piano industriale “One Brand – One Culture”, in attesa di conoscere l'esito dell'Ops di Mps, previsto per l’8 settembre.
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