Ecco come procede la corsa per il nuovo giudice della Corte Costituzionale / In segreto

La lotta per il nuovo giudice della Corte Costituzionale, il lavoro del capo del protocollo della Camera dei Rappresentanti durante i funerali di Miguel Uribe e le difficoltà del Patto Storico per consolidare la propria posizione come partito. Scopri questi e altri segreti politici della settimana.
La nuova elezione del magistrato Il Senato sta già valutando le nuove elezioni per un giudice della Corte Costituzionale, che sarà selezionato da una rosa di candidati della Corte Suprema composta dall'ex difensore civico Carlos Camargo Assis, dall'accademica María Patricia Balanta e dall'avvocato Jaime Humberto Tobar. Inizialmente, Camargo Assis, già vincitore di un'elezione al Congresso, godrebbe del sostegno dei cosiddetti partiti tradizionali e degli oppositori del governo. Il partito al governo opterebbe per Balanta o Tobar. Per ora, si prevede un voto serrato, come è accaduto nelle ultime votazioni importanti in quell'organismo. Il Senato dovrebbe pubblicare il calendario di queste nuove elezioni nei prossimi giorni, che sarà fondamentale per influenzare le forze della Corte Costituzionale.
Il capo del protocollo Il lavoro di Plinio Enrique Ordóñez Villamizar, Capo del Protocollo della Camera dei Rappresentanti, che ha svolto il ruolo di maestro di cerimonia durante la procedura di impeachment del senatore Miguel Uribe Turbay, è stato elogiato da diversi settori. Plinio è stato riconosciuto per la sua professionalità in un momento così difficile per il Congresso e la nazione.

Il funerale di Miguel Uribe Turbay. Foto: Milton Diaz
La fusione del Patto Storico per diventare un partito unico per le elezioni del 2026 si sta complicando. Il Consiglio Elettorale Nazionale sta impiegando più tempo del previsto, mettendo a repentaglio la possibilità di tenere la consultazione di partito a ottobre, quando la coalizione con cui Gustavo Petro ha vinto la presidenza spera di decidere chi sarà il suo candidato – che si presenterà alle elezioni interpartitiche di marzo – e di formare le liste chiuse per il Congresso. Se non raggiungeranno il loro obiettivo, dovranno valutare alternative che consentano loro di presentarsi insieme nel 2026. La verità è che la legge è chiara contro la ripetizione di coalizioni e le opzioni a loro disposizione si stanno riducendo sempre di più, soprattutto per quanto riguarda le elezioni legislative.
La visita di Landau I rappresentanti degli Stati Uniti che hanno partecipato mercoledì al funerale del senatore Miguel Uribe, guidati dal sottosegretario di Stato Christopher Landau e dal senatore repubblicano Bernie Moreno, hanno organizzato la loro visita direttamente con il Congresso e non tramite il Ministero degli Esteri. Questo ha attirato l'attenzione, in quanto sottolinea lo stato delle relazioni tra l'amministrazione di Donald Trump e quella di Gustavo Petro. Tuttavia, Moreno ha incontrato il presidente venerdì.

Christopher Landau, Sottosegretario di Stato. Foto: EFE
Data la mancanza di alleanze in vista delle elezioni presidenziali – un evento ancora prematuro – si stanno formando diverse coalizioni per le elezioni legislative. L'accordo più recente è stato quello tra Alianza Verde ed En Marcha, guidati dall'ex ministro Juan Fernando Cristo, che hanno deciso di unire le forze per le elezioni del Senato. Stanno anche valutando di fare lo stesso per alcune liste della Camera dei Rappresentanti. Per ora, non si esclude la possibilità che partecipi anche l'ASI, il che rilancerebbe gran parte della Coalizione Centro Esperanza nel 2022.
La chiamata della Luna Riguardo all'appello del pre-candidato David Luna affinché i candidati dell'opposizione si uniscano sotto un'unica lista, diversi candidati alla presidenza hanno reagito e accolto con favore l'iniziativa. Mauricio Gómez, Juan Guillermo Zuluaga, Pipe Córdoba, Abelardo de la Espriella, Juan Manuel Galán e Héctor Olimpo hanno espresso la loro disponibilità a sedersi al tavolo delle trattative. La proposta di Luna è di condurre un sondaggio in modo che i primi cinque candidati possano partecipare al voto a marzo, mentre i restanti cinque candidati potranno candidarsi al Senato.
eltiempo