Il Santa Fe Klan rispose al sindaco di Guanajuato che gli aveva proibito di cantare lì.

Alhóndiga Rapera.- Dopo che il sindaco di Guanajuato si è espresso contro il concerto che il Santa Fe Klan avrebbe tenuto nella sua città, la cantante ha già risposto, e con tutta l'approvazione del quartiere.
Qualche giorno fa, il rapper ha annunciato che avrebbe tenuto un grande concerto nella capitale di Guanajuato il 28 ottobre per celebrare San Giuda Taddeo. Tuttavia, il sindaco Samantha Smith gli ha ricordato che per organizzare l'evento erano necessari i permessi necessari.
"A seguito dell'attività artistica svolta dalla nostra star internazionale della capitale, è stato lasciato un avviso che ci informava che avremmo dovuto richiedere dei permessi, e la mancata presentazione avrebbe comportato delle sanzioni. Non esiste un permesso autorizzato per questo evento, quindi vi invitiamo a rispettare i regolamenti comunali e le disposizioni di sicurezza", ha spiegato il sindaco, dicendo in pratica: "Non esiste alcun permesso, giovanotto".
Il Santa Fe Klan non sembra nutrire molto rispetto per i politici.In risposta all'avvertimento, la cantante di Te iré a buscar ha prontamente risposto sui social media:
"Non chiedo nemmeno il permesso a mia madre per ballare nel quartiere. Le chiedo solo una possibilità. Ci sono anche molte lamentele sull'inutilità dell'ospedale, sulla mancanza di elettricità o acqua nelle comunità, sulla fame dei bambini del quartiere e sulla mancanza di lavoro. Queste sono le richieste a cui dovreste rispondere", ha scritto, chiarendo che la burocrazia non fa parte del DNA del rap.
Il Santa Fe Klan risponde al sindaco di Guanajuato:
"Non chiedo nemmeno il permesso a mia madre per fare i balli nel quartiere, chiederò solo a sua madre di darmi una possibilità... Ci sono anche molte lamentele sul fatto che l'ospedale è inutile, che nelle comunità non c'è elettricità o acqua, i bambini di... pic.twitter.com/S5zWoq4Vd0
— Brains (@CerebrosG) 24 ottobre 2025
Il post di Santa Fe è stato pieno di reazioni, meme e applausi virtuali, con il consenso generale che un concerto "non fa male a nessuno" e che, semmai, l'unico crimine sarebbe stato non invitare l'intera band.
E nel caso ve lo foste perso: il cantante dei Gun's & Roses ha lanciato il microfono al suo batterista e tutto è stato registrato.eldeforma




