Epstein Files: il direttore dell'FBI Kash Patel si dimetterà? Si intensifica lo scontro sui documenti inediti

Secondo quanto riportato dal The Daily Wire, il direttore dell'FBI Kash Patel starebbe valutando la possibilità di dimettersi a causa della crescente controversia all'interno del Dipartimento di Giustizia sulla gestione dei documenti relativi all'indagine su Jeffrey Epstein . "Una fonte vicina al Dipartimento di Giustizia afferma che Kash Patel vuole anche che Pam Bondi se ne vada, e che prenderebbe in considerazione l'idea di andarsene se Bongino se ne andasse. Inoltre, ci sono ulteriori frustrazioni per altri documenti che Bondi non ha pubblicato", ha scritto la giornalista del Daily Wire Mary Margaret Olohan su X. Le possibili dimissioni di Patel seguono le crescenti speculazioni sulle possibili dimissioni del vicedirettore dell'FBI Dan Bongino. Secondo quanto riferito, Bongino avrebbe dichiarato a persone a lui vicine di stare pensando di lasciare il suo incarico dopo un duro scontro con il Procuratore Generale Pam Bondi sul caso Epstein. I media suggeriscono che Patel sia furioso per la gestione dei fascicoli Epstein da parte di Bondi. Si dice che sia frustrato dal fatto che Bondi non abbia desecretato altri documenti relativi al caso e abbia detto ai suoi collaboratori di volerla rimuovere dal suo incarico. Secondo il Daily Wire, Patel è pronto a lasciare l'FBI se Bongino si dimetterà. Patel ha dichiarato pubblicamente che l'esame delle prove da parte dell'FBI ha dimostrato che Epstein non è stato assassinato, respingendo così le teorie del complotto sulla morte di Epstein avvenuta in carcere nel 2019. La controversia è scoppiata dopo che l'FBI e il Dipartimento di Giustizia hanno emesso una nota congiunta che dichiarava ufficialmente chiuso il caso Epstein, affermando che si era suicidato e che non vi erano prove di omicidio. L'annuncio ha irritato molti commentatori del MAGA, tra cui il direttore dell'FBI Kash Patel e il suo vice Dan Bongino, che si rifiutano di accettare l'assenza di una "lista clienti" di personaggi potenti che hanno visitato l'isola di Epstein o che sono stati coinvolti nel traffico sessuale di minori. Per anni, Patel e Bongino hanno insinuato che ci fosse ancora molto da rivelare sul caso Epstein. La stessa Bondi aveva in precedenza affermato di avere una "lista clienti" di Epstein sulla sua scrivania per la consultazione. Tuttavia, dopo la chiusura del caso, Bondi ha chiarito che si riferiva alla più ampia serie di documenti relativi a Epstein, non a una lista clienti specifica.