"È venuto a ringraziarmi": Eric Adams incontra Trump dopo che il Dipartimento di Giustizia ha archiviato il caso di corruzione

Venerdì il sindaco Eric Adams ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca, in un incontro che Adams ha definito come una discussione politica, ma che ha lasciato dietro di sé più domande politiche che risposte. L'ufficio di Adams ha affermato che la visita mirava a promuovere il sostegno federale alle infrastrutture e ai servizi sociali. Il sindaco ha evidenziato progetti come un parco eolico al largo di Long Island e piani per la produzione di semiconduttori , affermando in un video condiviso online: "Dobbiamo dialogare con la Casa Bianca". Tuttavia, Trump ha minimizzato l'incontro, dicendo ai giornalisti: "Quasi niente. È venuto a salutarmi. È stato molto gentile... Credo che in realtà sia venuto a ringraziarmi". Come riportato dal New York Times, la tempistica della visita era delicata. Avvenne lo stesso giorno in cui vennero desecretate quasi 2.000 pagine di documenti relativi al caso di corruzione federale abbandonato da Adams. I fascicoli hanno rivelato che gli agenti dell'FBI e i procuratori stavano ancora sequestrando telefoni e richiedendo mandati di perquisizione all'inizio di febbraio, solo pochi giorni prima che alti funzionari del dipartimento di giustizia intervenissero per chiudere il caso. I procuratori federali indagavano su Adams dal 2021 per donazioni alla campagna elettorale e viaggi gratuiti presumibilmente forniti in cambio di favori politici. Sebbene Adams fosse stato incriminato lo scorso anno, il caso è stato archiviato a febbraio dal dipartimento di giustizia di Trump, adducendo preoccupazioni sul fatto che ostacolasse la capacità di Adams di collaborare con le autorità federali in materia di immigrazione. La mossa ha provocato le dimissioni di almeno otto procuratori federali, tra cui il procuratore degli Stati Uniti facente funzioni a Manhattan Danielle Sassoon. Il giudice distrettuale statunitense Dale E Ho ha poi respinto le accuse, ma ha criticato quello che sembrava un quid pro quo, "l'archiviazione dell'atto di accusa in cambio di concessioni sulla politica di immigrazione". Dopo la chiusura del caso, Adams non solo ha evitato di criticare Trump, ma si è anche allineato con l'amministrazione. Secondo ABC New York, aveva precedentemente accettato di riaprire Rikers Island agli agenti dell'ICE e aveva incontrato il capo dell'immigrazione Tom Homan. A febbraio, aveva difeso il suo approccio: "Non posso scatenare una rissa solo perché mi fa stare bene. Devo produrre per questa città". Tuttavia, i critici affermano che la vicinanza del sindaco a Trump sia preoccupante. "Adams ha già rinunciato alla sua indipendenza di sindaco per salvarsi da un procedimento penale", ha dichiarato il senatore statale Zellnor Myrie, candidato contro di lui. Il revisore dei conti Brad Lander ha definito la posizione del sindaco "la capitolazione più umiliante che si possa immaginare".