Primavera: un biologo svela tre alberi che producono di più con la potatura

Sembra semplice, ma potare può significare un raccolto maggiore. E quando si tratta di alberi da frutto , una potatura corretta, eseguita al momento giusto, è praticamente un segreto di produzione. Secondo il biologo Fabiano Soares , mango, melo e caffè sono tra le specie che beneficiano maggiormente di questa pratica.
"Quasi tutti gli alberi da frutto rispondono bene alla potatura, a patto che venga eseguita tecnicamente", spiega. "Reindirizza l'energia della pianta dove serve: i rami che effettivamente produrranno frutti". La potatura migliora anche l'assorbimento della luce, riduce le malattie e stimola la formazione di nuovi germogli più fertili.
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Ecco 3 alberi che traggono beneficio dalla potatura: Tubo flessibileSecondo Fabiano, gli alberi di mango tendono a produrre frutti migliori dopo la potatura e la forzatura. "Questa potatura aiuta la pianta a concentrare l'energia sui germogli più produttivi", spiega. Il risultato? Più mango e di migliore qualità.
MeloNel caso dei meli, una potatura corretta stimola la formazione di gemme fiorite, che in seguito produrranno frutti. "È una specie che fa molto affidamento sulla potatura per mantenere una produzione costante", afferma il biologo.
Pianta del caffèSebbene sia un arbusto, la pianta del caffè è un classico in fatto di potatura. Una tecnica chiamata potatura scheletrica aiuta a rinnovare la pianta. "Rimuoviamo i rami esausti e stimoliamo la crescita di nuovi rami più produttivi", spiega Fabiano.





Tubo flessibile
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Melo
S847/Getty Images
Pianta del caffè
Christyam de Lima/Getty ImagesLa potatura ha un effetto diretto sul reindirizzamento dei fotoassimilati, ovvero tutto ciò che la pianta produce attraverso la fotosintesi. Tagliando i rami superflui, la pianta può concentrare carboidrati e ormoni nei punti giusti, aumentando il potenziale produttivo.
Un altro punto è il controllo della dominanza apicale, che fa sì che la pianta cresca verso l'alto, impedendone lo sviluppo laterale. Rimuovendo la parte superiore (la gemma apicale), si riduce la produzione di auxina, un ormone che blocca la crescita dei rami laterali. "Questo fa sì che la pianta si ramifichi maggiormente lateralmente e questi nuovi rami possano dare frutti", afferma Fabiano.
Inoltre, la potatura migliora l'incidenza della luce e della ventilazione all'interno della chioma, favorendo la fotosintesi e riducendo anche il rischio di malattie fungine.
Cosa NON fare:Gli alberi potati male possono comprometterne la salute. Fabiano consiglia alcune precauzioni essenziali:
- Evitare potature drastiche al di fuori del periodo di dormienza
- Non rimuovere mai più del 25-30% della chioma alla volta.
- Eseguire tagli netti e obliqui per evitare accumuli di acqua.
- Utilizzare strumenti igienizzati per evitare la trasmissione di malattie
- Si preferisce potare a fine inverno o all'inizio della primavera.
- Potatura di formazione: effettuata nei primi anni di vita dell'albero, aiuta a strutturare la chioma e facilita la raccolta.
- Potatura dei frutti: subito dopo la raccolta, rimuove i rami esauriti e stimola la crescita di nuovi germogli.
- Potatura di pulizia: rimuove i rami secchi, malati o incrociati, migliorando la salute della pianta.
A volte, ciò che distingue un albero pieno di frutti da uno che occupa solo spazio è una buona potatura, eseguita con tecnica, cura e al momento giusto. "È un modo semplice per aiutare la pianta a fare ciò che desidera: produrre", conclude Fabiano.
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