Le forze politiche di Francia e Nuova Caledonia raggiungono un accordo

Lo Stato francese e le forze politiche della Nuova Caledonia hanno raggiunto sabato un accordo storico, un anno dopo una violenta rivolta e decenni di tensioni irrisolte in questo piccolo territorio francese situato a est dell'Australia.
L'accordo è stato annunciato da diversi partecipanti ai negoziati che si stanno svolgendo da 10 giorni a Parigi.
I dettagli non sono ancora noti. Per essere convalidato, l'accordo sarà sottoposto a referendum nel piccolo territorio francese situato nell'Oceano Pacifico meridionale, a est dell'Australia.
La presidente dell'Assemblea nazionale francese, Yaël Braun-Pivet, ha accolto con favore l'accordo e ha affermato che entrambe le parti "sono all'altezza delle circostanze storiche".
Secondo le informazioni raccolte da France Presse, l'accordo istituisce uno "Stato della Nuova Caledonia", sancito dalla Costituzione della Repubblica francese, crea una nazionalità caledoniana e questo Stato sarà riconosciuto dalla comunità internazionale.
I media locali riferiscono che in occasione di alcune elezioni verrà avviato un censimento che includerà solo i nativi e coloro che risiedono sulle isole da almeno 15 anni.
Situata nel Pacifico e a 17.000 chilometri da Parigi, la Nuova Caledonia è un'ex colonia francese di 270.000 abitanti, divenuta territorio d'oltremare dopo la seconda guerra mondiale.
Nel 2024 visse diversi mesi di tensione, innescati dalla riforma elettorale che causò 14 morti.
Il territorio è stato teatro di ricorrenti tensioni tra la popolazione indigena, nota come Kanak, e quella proveniente dalla Francia metropolitana.
I Kanak, che rappresentano il 41% della popolazione e sono particolarmente colpiti dalla povertà e dall'esclusione, tendono a sostenere l'indipendenza e accusano il governo francese di gonfiare le registrazioni elettorali, incoraggiando l'arrivo di elettori pro-Parigi.
I tre referendum sull'autodeterminazione (2018, 2020 e 2021) si sono conclusi con la vittoria del "no", nonostante i boicottaggi e le critiche dei Kanak.
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