La mostra del Museo del Costume esplora la storia dell'abbigliamento in relazione al genere

Nell'ambito del progetto "Il museo fuori dall'armadio", la mostra, curata dal regista, drammaturgo e scenografo André Murraças, aprirà sabato alle 15:30 e sarà visitabile fino al 7 dicembre, secondo le informazioni del museo, attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione.
La mostra occupa i giardini del Parco Botanico Monteiro-Mor e propone un viaggio attraverso la storia del costume e il suo rapporto con il genere, basato su pezzi e immagini della collezione del museo, selezionati da André Murraças.
Tra gli argomenti trattati vi sono l'uso della gonna negli eserciti persiani, la presenza di questo capo nel costume tradizionale mirandese, il colore rosa negli abiti maschili come simbolo di festa o ancora lo stile "dandy" come espressione di eleganza.
Il Museo nazionale del costume ha chiuso a giugno per preparare i lavori di ristrutturazione del Palazzo Angeja-Palmela, progettati nell'ambito del Piano di recupero e resilienza (PRR), dando inizio al riallestimento delle collezioni - circa 40 mila pezzi - e dei servizi, ma il Parco botanico Monteiro-Mor è rimasto aperto ai visitatori, negli orari consueti, ha annunciato all'epoca la direzione del museo.
Il progetto "The Museum Out of the Closet" collabora con musei nazionali per promuovere opere, artisti e temi LGBTQIA+ che, pur facendo parte delle loro collezioni, vengono raramente presentati al pubblico.
Parallelamente verrà pubblicata la rivista 'Marginália #3', con testi e immagini che approfondiscono le tematiche affrontate nella mostra e che sarà disponibile presso il negozio del museo.
La mostra presenta testi di André Murraças, Elsa Mangas Ferraz, Xénia Flores Ribeiro, João Júlio Rumsey Teixeira, Maria João Martins e Miguel Mantero, una recensione di João Pedro Góis e una ricerca condotta da Murraças in collaborazione con l'équipe del Museo Nazionale del Costume.
La produzione è dell'Associazione Culturale e Ricreativa Canário Bonacheirão, in coproduzione con i Musei e Monumenti del Portogallo e il Museo Nazionale del Costume.
Inaugurato nel 1977, questo museo ospita una collezione di abiti e accessori dal XVIII secolo ai giorni nostri, che rappresentano vari periodi storici, stili e tendenze.
Il museo espone essenzialmente abiti e accessori civili, documentando l'evoluzione degli stili di abbigliamento, in particolare tra l'aristocrazia e l'alta e media borghesia.
Il nucleo dell'abbigliamento femminile è il più numeroso, completato dalla biancheria intima, rappresentativa del XIX e XX secolo, ma è presente anche l'abbigliamento maschile, con una varietà di accessori, tra cui bottoni, ventagli, borse, cappelli, scarpe e scialli, tra gli altri.
Una collezione di costumi per bambini completa questa sezione di abiti civili; la collezione del museo comprende anche bambole e i loro vestiti, giocattoli, dipinti e mobili.
Il museo si trova nel Palazzo Angeja-Palmela, a Lumiar, in un'antica residenza estiva di Lisbona, la cui proprietà, in stile pombalino, fu commissionata nel XVIII secolo da Pedro José de Noronha, per poi essere acquisita dalla famiglia Palmela nel XIX secolo, che intraprese lavori di miglioramento, tra cui la ricostruzione del padiglione neogotico.
Il Parco botanico Monteiro-Mor, creato nel XVIII secolo su progetto dell'italiano Domenico Vandelli, è stato il terzo giardino botanico ad essere costruito in Portogallo e comprende laghi, prati, angoli e sentieri, oltre al giardino storico, all'orto botanico, un frutteto, un orto e un bosco.
Il RRP è un programma europeo attuato a livello nazionale, con un periodo di attuazione fino al 2026, che mira a sviluppare una serie di riforme e investimenti volti a ripristinare una crescita economica sostenibile dopo la pandemia di COVID-19.
Leggi anche: Mostre dedicate al progetto Avenida 211 al MAC/CCB
noticias ao minuto