UBS alza l'obiettivo del prezzo dell'oro a 3.800 dollari l'oncia

Venerdì scorso, UBS ha alzato il suo obiettivo di prezzo dell'oro per il 2025 a 3.800 dollari l'oncia (3.240 euro al tasso di cambio attuale). E per la metà del 2026, prevede che il prezzo di questa materia prima si attesti a 3.900 dollari l'oncia (3.320 euro). La banca avverte che il "rischio principale" per questo metallo è che la Federal Reserve statunitense sarà costretta ad aumentare i tassi di interesse a causa di "sorprese inflazionistiche". L'oro è attualmente scambiato a 3.648 dollari l'oncia (3.110 euro).
La giustificazione di questo aumento del prezzo obiettivo è legata "all'atteso allentamento della Federal Reserve (Fed) e alla svalutazione del dollaro statunitense, associati ai tagli dei tassi di interesse e ai rischi geopolitici", riporta l'agenzia di stampa Reuters.
UBS ha inoltre rivisto la sua stima delle riserve auree nei fondi negoziati in borsa (ETF), collocandole a livelli superiori a 3.900 tonnellate entro la fine del 2025, vicine al precedente massimo di 3.915 tonnellate raggiunto nell'ottobre 2020, sottolinea Reuters.
In una nota, citata dall'agenzia di stampa, la banca afferma di "mantenere una prospettiva interessante" sull'oro e di mantenere una "posizione lunga" su questo metallo in termini di allocazione del portafoglio, suggerendo un'allocazione percentuale a una cifra media (nella fascia a una cifra media).
Secondo quanto riportato da Reuters, UBS prevede che gli acquisti di oro da parte delle banche centrali rimarranno "robusti" e varieranno tra le 900 e le 950 tonnellate quest'anno, ovvero leggermente al di sotto del quasi massimo raggiunto l'anno scorso, o leggermente al di sopra delle 1.000 tonnellate.
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