Sabotatori al servizio di uno Stato straniero. Un caso di alto profilo presso la Procura.

La Procura ha annunciato di aver presentato un atto d'accusa contro sei individui che, secondo gli inquirenti, facevano parte di un gruppo criminale organizzato. Il gruppo avrebbe agito per conto di agenzie di intelligence straniere, svolgendo attività di sabotaggio in Polonia. Questa informazione è stata inclusa in un comunicato stampa pubblicato sul portale X.
Attacchi incendiari a Danzica e Marki vicino a VarsaviaSecondo gli accertamenti, gli imputati erano responsabili, tra le altre cose, dell'incendio di un magazzino a Danzica e di un deposito di pallet a Marki. Secondo la procura, le loro attività includevano anche altri reati, come l'organizzazione e l'esecuzione di atti di sabotaggio in Polonia, il traffico di armi e lo spaccio di droga.
Gli inquirenti sottolineano che le prove raccolte indicano legami dei sospettati con agenzie di intelligence straniere e che il sabotaggio mirava a destabilizzare la situazione nel Paese. Questo caso è uno degli atti di sabotaggio più gravi commessi in Polonia negli ultimi anni.
Come si legge nel comunicato stampa, tra gli imputati figurano tre cittadini polacchi (Kamil K., Dawid P., Łukasz K.) e tre cittadini bielorussi (Stepan K., Andrei B., Jaraslau S.).
I colpevoli rischiano pene detentive da 10 anni all'ergastolo.L'atto d'accusa riguarda tre episodi: un incendio doloso e un incendio in un ristorante a Gdynia, avvenuti tra aprile e giugno 2023; un tentato incendio doloso in un magazzino a Danzica nel marzo 2024; e un incendio doloso in un deposito di pallet a Marki nella notte tra l'8 e il 9 aprile 2024. Secondo gli inquirenti, questi atti sono stati ordinati da servizi segreti stranieri. Tutti gli incendi dolosi sono stati perpetrati lanciando le cosiddette molotov – bottiglie riempite di liquido infiammabile e incendiate prima di essere lanciate – contro edifici o altri oggetti.
Il procedimento è stato avviato nel febbraio 2024, dopo che l'Agenzia per la sicurezza interna ha fornito informazioni su possibili attività di sabotaggio e sovversione condotte a Breslavia da un cittadino ucraino.
"Le prove raccolte nel caso hanno indicato il sospetto che un gruppo criminale organizzato operante in Polonia fosse impegnato nel reclutamento e nell'organizzazione di attività di sabotaggio per agenzie di intelligence straniere. Le azioni dei servizi segreti stranieri miravano a generare disordini sociali e a creare un senso di impotenza tra le autorità statali attraverso sabotaggi e sovversioni", ha riferito la procura.
Secondo gli inquirenti, gli incendi dolosi al magazzino di Danzica e al deposito pallet di Marki costituiscono atti di sabotaggio, commissionati da servizi segreti stranieri. Sono classificati ai sensi dell'articolo 130 § 7 del Codice penale, il che significa che i responsabili rischiano pene detentive che vanno dai 10 anni all'ergastolo.
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