Il Nepal ha un nuovo primo ministro ad interim, Sushila Karki, e il bilancio delle vittime delle proteste sale a 51

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Il Nepal ha un nuovo primo ministro ad interim, Sushila Karki, e il bilancio delle vittime delle proteste sale a 51

Il Nepal ha un nuovo primo ministro ad interim, Sushila Karki, e il bilancio delle vittime delle proteste sale a 51

Pochi giorni dopo le dimissioni del Primo Ministro Khadga Prasad Oli, il Nepal ha nominato un successore ad interim. Sushila Karki, 73 anni, è il nuovo Primo Ministro ad interim del Paese asiatico, che negli ultimi giorni ha assistito a proteste su larga scala per la revoca del divieto sui social media. Queste proteste sono finora costate la vita a 51 nepalesi, principalmente a causa della brutalità della polizia.

In Nepal, Karki, considerata da molti apolitica, è una figura popolare, secondo l'agenzia di stampa Reuters. Durante il suo breve mandato come Presidente della Corte Suprema, tra il 2016 e il 2017, ha combattuto contro la corruzione nel Paese. Alcuni dei suoi oppositori politici hanno tentato senza successo di estrometterla nel 2017 per presunti pregiudizi, ma sono stati successivamente accusati di aver attaccato la magistratura.

Le proteste in Nepal sono iniziate martedì scorso dopo l'annuncio del divieto dei social media. I dimostranti, principalmente giovani, hanno protestato anche contro la corruzione in corso in Nepal. La revoca del divieto imposto dal governo nepalese su 23 piattaforme online, tra cui YouTube e X, non ha posto fine alle proteste.

Proteste in aumento

Al contrario: l'azione violenta della polizia antisommossa, che ha utilizzato gas lacrimogeni e idranti, oltre a proiettili veri, aveva già intensificato le proteste. Mercoledì, i manifestanti hanno anche incendiato il palazzo del Parlamento, il palazzo presidenziale e la residenza ufficiale dell'ex Primo Ministro Oli, ora in esilio.

La violenza ha reso inevitabili le dimissioni di Oli, che ha imposto un divieto sui social media per proteggere "l'unità nazionale" e gli "interessi nazionali". Per diversi giorni, il Nepal è rimasto in un limbo costituzionale, ma il giuramento di Karki ha posto fine a tutto questo.

Karki ha dichiarato alla CNN la scorsa settimana: "I rappresentanti della Generazione Z mi hanno chiesto di aprire la strada a nuove elezioni. Si tratta di giovani uomini e donne, e ho accettato la loro richiesta".

nrc.nl

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