Sánchez parteciperà oggi con Boric, Lula, Petro e Orsi a un vertice per la democrazia.

Il primo ministro Pedro Sánchez parteciperà questo lunedì, insieme ai suoi omologhi di Cile, Brasile, Colombia e Uruguay, a un vertice a Santiago del Cile, volto a rafforzare la democrazia nel mondo di fronte ai movimenti estremisti e al populismo.
Sánchez inizierà il suo tour a Santiago del Cile, dove parteciperà a un vertice chiamato "Democrazia per sempre" insieme ai presidenti del Brasile, Luiz Ignacio Lula da Silva; della Colombia, Gustavo Petro; dell'Uruguay, Yamandú Orsi; e del Cile, Gabriel Boric, che fungerà da ospite.
L'obiettivo dell'incontro è quello di avanzare una posizione condivisa a favore del multilateralismo, della democrazia e della cooperazione globale basata sulla giustizia sociale, in un momento in cui le istituzioni sono indebolite da movimenti estremisti e populisti in tutto il mondo, secondo fonti del Palazzo della Moncloa.
L'incontro di lavoro si articolerà in tre temi principali, suddivisi in tre Paesi. Il Cile si concentrerà sul rafforzamento della democrazia e del multilateralismo; la Spagna guiderà il secondo tema, la lotta alla disinformazione digitale; e, infine, il Brasile si concentrerà sulla riduzione delle disuguaglianze.
Sánchez proseguirà poi il suo tour latinoamericano fino a mercoledì, visitando Uruguay e Paraguay per incontrare i rispettivi presidenti e rafforzare i legami commerciali con incontri con leader imprenditoriali spagnoli e paraguaiani, dove firmerà anche accordi di cooperazione.
Articolo congiuntoSánchez, insieme ai leader di Cile, Brasile, Colombia e Uruguay, hanno firmato domenica un articolo sul quotidiano cileno El Mercurio in cui hanno sottolineato la necessità di "condannare le tendenze autoritarie" e difendere la democrazia come "compito urgente dei nostri tempi".
"L'erosione delle istituzioni, l'ascesa della retorica autoritaria promossa da vari settori politici e la crescente disaffezione dei cittadini sono sintomi di un profondo malessere tra ampi settori della popolazione", hanno sottolineato i leader sopra menzionati in una valutazione condivisa 24 ore prima del vertice che li riunirà oggi a Santiago del Cile.
A questi sintomi, insiste l'articolo, si aggiungono "le persistenti disuguaglianze, il declino dei diritti fondamentali, la diffusione di disinformazione e di incitamento all'odio sulle piattaforme digitali e l'espansione di reti criminali che mettono in discussione la legittimità dello Stato".
" Dato questo scenario, non c'è spazio per l'inazione o la paura. Difendiamo la speranza. In un mondo sempre più polarizzato, come leader progressisti, abbiamo il dovere di agire con convinzione e responsabilità contro coloro che cercano di indebolire la democrazia e le sue istituzioni", affermano.
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