Un guaritore tradizionale è stato assassinato nel Chiapas; mostrava segni di tortura.



TUXTLA GUTIÉRREZ, Cile (apro).- Questa domenica, un guaritore tradizionale tsotsil identificato come Lorenzo Cruz González è stato brutalmente assassinato nel comune di Zinacantán, una città con profonde radici culturali e spirituali, ha confermato l'ufficio del Procuratore generale dello Stato.
L'uomo è stato trovato morto questo pomeriggio nella sua abitazione nel quartiere Bochojbó del capoluogo comunale.
Si dice che sia stato impiccato davanti al suo altare mentre eseguiva rituali di guarigione.
Secondo le testimonianze dei residenti locali, aveva i piedi legati e mostrava segni di tortura. Era accompagnato da candele, erbe, incenso e una bottiglia di soda che usava per eseguire le "cure".
La Procura della Giustizia Indigena ha riferito che sta conducendo le opportune indagini per chiarire l'accaduto e individuare il luogo in cui si trovano i responsabili.
Nel villaggio Tsotsil della regione di Los Altos, nel Chiapas, Cruz González è stato accusato di essere "uno stregone che chiedeva cifre esorbitanti per il suo lavoro e i suoi incantesimi, sia per cose buone che per cose cattive".
Gli abitanti raccontano che Lorenzo ha iniziato a lavorare come guaritore tradizionale circa dieci anni fa, periodo in cui ha guadagnato "un sacco di soldi; aveva veicoli, case e terreni. Andava sulle colline, alle croci e nelle chiese per svolgere il suo lavoro".
Altre testimonianze lo descrivono come una figura rispettata che ha svolto un ruolo essenziale per la salute e il benessere dei suoi abitanti, un guaritore rinomato per le sue pratiche tradizionali.
Zinacantán è un comune Tsotsil noto per la conservazione dei suoi costumi e della sua visione del mondo.
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