Le aziende turistiche respingono l'aumento delle tasse aeroportuali proposto da Aena.

L'aumento tariffario del 6,5% previsto da Aena per il 2026 ha messo il settore turistico sul piede di guerra. Le compagnie aeree sono state le prime a rifiutare l' aumento di 68 centesimi a passeggero delle tasse aeroportuali . Ora, le aziende raggruppate sotto Exceltur si oppongono all'aumento.
La lobby, che comprende alcune delle più grandi aziende del settore in Spagna, ha espresso giovedì il suo disaccordo, sostenendo che la misura non risponde "all'interesse generale né ai principi di un'azienda pubblica che gestisce un servizio in regime di monopolio".
Secondo l'organizzazione, questo aumento danneggia direttamente la competitività del settore turistico, "principale motore dell'economia spagnola". Criticano il gestore aeroportuale per il fatto che la misura venga approvata in un momento di profitti record per Aena, che ha chiuso il 2024 con un risultato netto di 1,934 miliardi di euro e ieri ha dichiarato utili per il primo semestre di quest'anno pari a 893,8 milioni di euro, con un aumento del 10,5%.
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Il Consiglio di Amministrazione di Aena ha approvato ieri questo aumento tariffario, che dovrà essere ratificato dalla Commissione Nazionale per i Mercati e la Concorrenza. Aena non stabilisce le sue tariffe in modo arbitrario. Sono soggette a una formula stabilita dalla Legge 18/2014, che stabilisce che il gestore deve essere in grado di recuperare i costi regolamentati relativi all'attività aeronautica, garantendo un'equa remunerazione del capitale.
Exceltur sostiene che gli sforzi della società quotata in borsa dovrebbero concentrarsi sul "miglioramento della qualità delle infrastrutture e dei servizi" ed evitare "episodi di deterioramento" dell'esperienza dei passeggeri, "come quelli recentemente registrati in diversi aeroporti spagnoli". A suo parere, le risorse derivanti dai risultati finanziari positivi "dovrebbero essere destinate al rafforzamento della gestione operativa anziché all'aumento dei costi di accesso aereo al Paese".
La decisione, aggiunge l'ente, giunge in un momento particolarmente delicato a causa dell'incertezza geoeconomica globale, che ha portato Exceltur a rivedere al ribasso le sue previsioni di crescita del settore turistico per il 2025, dal 4% al 3,3%.
Per tutti questi motivi, Exceltur esorta le istituzioni incaricate di convalidare l'aumento, nonché il governo spagnolo, a salvaguardare l'interesse generale e a riconsiderare una misura che "danneggerà la mobilità aerea e, con essa, la capacità economica dell'intera società spagnola".
Da parte sua, Ryanair ha nuovamente minacciato oggi di ridurre la capacità negli aeroporti regionali spagnoli se l'aumento delle tariffe venisse implementato. La compagnia low cost irlandese ha già ridotto i voli per questa stagione estiva.
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