Chiedono che l'elezione dell'Ufficio del Procuratore generale per i diritti umani sia aperta ai cittadini.

In seguito alle dimissioni di Sara Irene Herrerías Guerra, che ha assunto l'incarico di giudice della Corte Suprema di Giustizia della Nazione, diverse organizzazioni della società civile hanno chiesto ad Alejandro Gertz Manero, Procuratore Generale della Repubblica (FGR), di condurre un processo pubblico e trasparente per la nomina del suo successore come Procuratore Specializzato per i Diritti Umani.
La lettera, firmata da organizzazioni come TÉ BUSCO, Abogadas con glitter, Article 19, Impunidad Cero, Fundar e la Foundation for Justice, sosteneva che la nomina dovesse essere basata su un bando pubblico e aperto, con un controllo sociale e una metodologia definita in precedenza.
Inoltre, le organizzazioni hanno sottolineato che l'ufficio di questa procura è fondamentale per indagare su gravi violazioni dei diritti umani, come sparizioni forzate, torture, attacchi contro giornalisti, difensori dei diritti umani e migranti, e pertanto la nomina richiede criteri di idoneità e controllo sociale.
Hanno osservato che la Legge sulla Procura Generale consente la partecipazione dei cittadini a questo processo, fornendo informazioni rilevanti per la nomina. Questo perché l'articolo 19 della Legge sulla Procura Generale autorizza i cittadini a fornire informazioni rilevanti nel processo di nomina, che richiede una procedura formale con bandi aperti, metodologie chiare e colloqui pubblici per garantire che la persona selezionata sia la più adatta ad affrontare la crisi di impunità del Paese.
"Chiunque diriga questa procura specializzata deve essere particolarmente sensibile alla necessità di mantenere un dialogo continuo con le vittime e la società civile", hanno sottolineato.
D'altro canto, hanno specificato che tra il 2006 e il 2022 sono state aperte 1.455 indagini a livello federale su casi di sparizioni forzate, ma sono state ottenute solo 22 condanne. Per quanto riguarda le sparizioni commesse da privati, su 959 indagini non si è registrata alcuna condanna, con un tasso di impunità del 99,1%, secondo Impunidad Cero.
Le ONG hanno proposto, tra le altre condizioni, test tecnici per misurare la conoscenza della macrocriminalità, dei diritti umani, della prospettiva di genere e della scienza forense; interviste pubbliche con la possibilità di partecipazione dei cittadini; e una decisione scritta motivata basata sui risultati della procedura.
Eleconomista