Riapre il famoso lago rosa in Kazakistan, chiuso per cinque anni a causa di una fake news

Esistono luoghi nel mondo dove la natura, in vena di creatività artistica, gioca con la tavolozza dei colori. Uno di questi è il lago Kobeytuz in Kazakistan, conosciuto come il “lago rosa” grazie al suo sorprendente riflesso di questa tonalità. Disteso nella steppa dell’Akmola, a poco più di due ore da Astana, è uno di quegli scenari che sembrano appartenere più a un sogno che alla realtà, ma ai quali, negli ultimi anni, non è stato possibile accedere.
Tra il boom turistico e le leggende sul suo fango “miracoloso”, il fragile equilibrio dell’ecosistema aveva rischiato di spezzarsi. Oggi, dopo un lungo periodo di protezione, il lago rosa riapre finalmente ai visitatori, pronto a incantare ancora una volta con le sue sfumature surreali e con quell’atmosfera sospesa che lo ha reso una delle mete più affascinanti e fotogeniche dell’Asia Centrale.
Perché il lago rosa è stato chiuso per cinque anniIl lago Kobeytuz in Kazakistan è stato chiuso nell’estate del 2020 a causa di una bufala diventata virale sui social: migliaia di visitatori lo presero d’assalto convinti che il suo fango e il suo sale potessero proteggere dal Covid. In breve tempo, le sponde furono devastate perché i turisti scavavano per raccogliere il prezioso sedimento, mentre opportunisti arrivarono persino a venderlo online.
Le autorità kazake intervennero duramente, vietando l’accesso e denunciando la totale assenza di basi scientifiche dietro a quelle credenze. Un team di esperti sottolineò, invece, la fragilità dell’ecosistema del lago composto da strutture biologiche e biochimiche delicatissime.
La chiusura, scattata il 24 luglio 2020, fu necessaria per scongiurare danni irreversibili a un bacino che, secondo le stime, avrebbe avuto bisogno di oltre dieci anni per rigenerarsi. Ora, dopo cinque anni di controlli e tutela ambientale, il lago rosa è stato riaperto, ma non senza aver preso delle precauzioni.
La riapertura del lago rosa in Kazakistan
Dopo cinque anni, il lago Kobeytuz torna finalmente accessibile. La decisione di riaprirlo, presa nel 2025, arriva al termine di un periodo di tutela rigorosa, durante il quale il fragile ecosistema è stato monitorato e preservato.
Oggi visitarlo significa non solo lasciarsi incantare dalle sue acque rosa, ma anche entrare in un’area protetta, dove le autorità locali hanno introdotto nuove regole per evitare il ripetersi degli abusi del passato: divieto di raccogliere sale e fango, percorsi delimitati e un controllo più attento dei flussi turistici.
Un compromesso che consente di valorizzare la straordinaria bellezza del lago rosa senza metterne a rischio l’equilibrio naturale, trasformando la sua riapertura in un’occasione di scoperta responsabile.
Come raggiungere il lago rosa
Siete curiosi di vedere dal vivo il lago Kobeytuz? Ad affascinare i visitatori è il suo colore rosa, dovuto alla microalga Dunaliella salina, che produce beta-carotene, specialmente in modo attivo durante le estati calde e secche. Lo stesso fenomeno si può osservare nei laghi rosa in Australia e in Senegal. Il colore può variare dal rosa chiaro al cremisi intenso, a seconda dell’illuminazione, della temperatura e del tasso di evaporazione dell’acqua.
Seppur non sia balneabile, potrete ammirarlo da vicino partendo dalla capitale Astana con un’auto a noleggio o partecipando a un tour organizzato.
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