Napoli inaugura la stazione metro di Anish Kapoor, un viaggio nell’Inferno di Dante

Le stazioni della metropolitana di Napoli rappresentano un viaggio artistico nel cuore sotterraneo della città, progettate e create da grandi nomi dell’architettura. Quelle che i visitatori hanno l’opportunità di ammirare sono opere d’arte inestimabili pensate per raccontare la cultura partenopea in un modo unico e diverso. Oggi, 11 settembre 2025, le stazioni si arricchiscono di una nuova opera, concepita già nel lontano 2003.
La mente creativa dietro questo progetto è Anish Kapoor, riconosciuto a livello internazionale come uno dei principali artisti contemporanei. Famoso per sculture che sono avventure nella forma e che coinvolgono lo spazio pubblico, Kapoor si muove tra scale molto diverse, attraverso numerose serie di opere.
Una visione dell’architettura che ha racchiuso anche nella nuova metropolitana, una straordinaria simbiosi tra scultura e architettura che arricchisce ulteriormente l’identità culturale di Napoli.
La nuova metropolitana di Napoli firmata Anish KapoorDopo oltre vent’anni di attesa, il progetto di Anish Kapoor per Napoli diventa realtà. L’11 settembre inaugura infatti la stazione Monte Sant’Angelo, primo capolinea della Linea 7, realizzata a quattro mani dall’artista britannico di origini indiane e irachene insieme allo studio londinese AL_A guidato da Amanda Levete.
Quella che oggi appare come una novità affonda però le radici in un passato lontano: concepita nel 2002 e avviata nel 2008, la costruzione si è presto arenata in un contenzioso burocratico, per poi riprendere tra il 2016 e il 2017, quando ha preso forma La Bocca, l’imponente scultura in acciaio corten che segna l’accesso alla stazione.
Pensata come un “varco simbolico verso l’ignoto”, la sua sagoma morbida e archetipica dialoga con il paesaggio urbano e con l’immaginario letterario, evocando la discesa dantesca agli inferi. Al tempo stesso, rappresenta il nuovo nodo di collegamento tra i Campi Flegrei e la Cumana, proiettando Napoli ancora una volta al centro di un intreccio virtuoso tra arte, architettura e mobilità.
Le stazioni dell’arte a Napoli
Nato nel 2001 con l’idea di riqualificare gli spazi pubblici attraverso l’arte contemporanea, il progetto dedicato alle stazioni metropolitane di Napoli ha coinvolto architetti e designer di fama internazionale come Àlvaro Siza, Eduardo Souto de Moura, Dominique Perrault e Alessandro Mendini.
Una delle più suggestive è sicuramente la stazione Toledo, tra i luoghi più belli da vedere a Napoli, progettata dall’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca. Qui l’ambiente è dominato dall’azzurro del mare e del cielo, considerati tra i principali simboli della città, e mostra alle pareti meravigliosi mosaici dedicati a San Gennaro.
Da non perdere è anche la stazione della metropolitana di Materdei, situata a Napoli centro, dove sono presenti alcune delle opere d’arte più belle come Carpe diem, una scultura in bronzo di Luigi Serafini e il mosaico raffigurante Pulcinella realizzato da Luigi Ontani. Gli amanti della fotografia, invece, dovrebbero assolutamente fare tappa alla fermata Museo, dove troveranno una galleria fotografica in bianco e nero di Mimmo Jodice.
Nell’estate del 2024 sono arrivate anche delle opere in alcune delle fermate della Linea 6. Tra le più spettacolari citiamo quelle di Chiaia, progettata dall’architetto napoletano Uberto Siola in collaborazione con l’artista e regista britannico Peter Greenaway, e di Municipio, progettata dagli architetti Alvaro Siza Vieria ed Eduardo Souto.
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