Austria, scoperti straordinari recinti circolari di 6.500 anni: un mistero dal passato

Il mondo dell’archeologia continua ad aprire finestre incredibili sul nostro passato. Anche in Austria, e più precisamente a Rechnitz (Burgenland), un gruppo di ricerca ha scoperto una straordinaria serie di recinti circolari neolitici risalenti a 6.500 anni fa.
Un nuovo tassello che si aggiunge alla ricostruzione della storia delle origini della civiltà, e in particolare della vita nell’età della pietra.
Nel Burgenland, nell’Austria sud-orientale (vicino al confine con l’Ungheria), gli archeologi hanno fatto una scoperta unica: durante i lavori di ricerca, sono state rilevate tracce di vita neolitica risalenti a oltre 6.500 anni fa all’interno di monumentali recinti circolari (che dalle immagini aeree ricordano in qualche modo le più celebri e misteriose linee di Nazca).
Gli scavi hanno infatti portato alla luce buche per pali, frammenti di ceramica, fosse e fossati di stoccaggio che un tempo erano visibili solo attraverso indagini geomagnetiche, ma che oggi sono stati riportati alla luce. Elementi che offrono informazioni senza precedenti su una delle prime comunità agricole dell’Europa centrale.
Nikolaus Franz, responsabile dell’Archeologia del Burgenland e degli scavi realizzati, ha descritto il sito come una “finestra sull’età della pietra“, sottolineando che il Neolitico, iniziato intorno al VI millennio a.C. nell’Europa centrale, ha rappresentato una svolta nella storia umana. Questa scoperta, infatti, conferma ancora una volta che la “rivoluzione” degli insediamenti umani segue il passaggio dalla vita basata su caccia e raccolta a quella fondata sull’agricoltura e sull’allevamento (proprio come nella recente scoperta avvenuta in Turchia).
Attualmente, in cooperazione con l’Università di Vienna, gli studiosi stanno conducendo analisi bioarcheologiche di campioni di suolo per comprendere meglio lo sviluppo dei paesaggi agricoli in questa regione austriaca.
Perché è importante
Ciò che emerge dagli scavi del progetto “Circular Enclosure & Stone Age Village Rechnitz”, fa pensare che i coloni di Rechnitz appartenessero a gruppi agricoli neolitici avanzati che stabilirono qui le loro comunità permanenti.
Ad attrarre particolarmente gli archeologi sono i recinti circolari (in tedesco “Kreisgrabenanlagen”), che risultano monumentali strutture con fossato e argini, alcune delle quali superano anche i 100 metri di diametro. Esse sarebbero state costruire dalle società neolitiche dell’Europa centrale tra il 4800 e il 4600 a.C. circa, ma il loro scopo resta un mistero: alcuni studiosi ritengono che fossero antichi siti di culto o rituali, utilizzati in concomitanza con eventi solari come i solstizi, mentre altri suggeriscono che avessero funzioni difensive o comunitarie.
Quelli rilevati in questo sito archeologico non sono i primi recinti circolari: tra il 2011 e il 2017 ne sono stati scoperti altri tre. Un numero elevato e insolito, che fa pensare a un’importanza centrale di tale luogo per la regione durante il Neolitico medio. Queste testimoniante, inoltre, fanno parte di una rete di strutture simili che si estende dall’Austria e dall’Ungheria alla Germania e alla Repubblica Ceca.
Si potrà visitare?
Il progetto “Recinto circolare e villaggio dell’età della pietra” (tradotto in italiano) non rimarrà solo sulle fotografie e nelle schede tecniche degli studiosi, ma potrà essere ammirato da vicino anche dai visitatori. L’amministrazione del Burgenland sta infatti lavorando per aprire il Centro Visitatori Archeologico e il “Villaggio dell’Età della Pietra” a Rechnitz.
A disposizione ci saranno spazi espositivi, ricostruzioni della vita neolitica e programmi educativi ideati per rendere il passato preistorico accessibile al pubblico. Un’occasione imperdibile per ripercorrere la storia delle nostre origini attraverso i racconti che le scoperte archeologiche continuano a svelare.
siviaggia