Storie di donne al bivio: le anticipazioni degli ospiti


Monica Setta
Da sabato storie di donne al bivio week end cambia orario e parte alle 14 aprendo il pomeriggio di Rai 2. Questa settimana puntata molto ricca e piena di sorprese. Elenoire Casalegno parla per la prima volta del compagno Matteo Pandini portavoce di Matteo Salvini. Barbara De Rossi rivela la sua storia tossica con un ex che tentò di ucciderla. Federica Peluffo interviene con il futuro marito il cantante Pietro Mazzocchetti che si esibirà in un medley di canzoni d'amore. E ancora Rosanna Fratello con il suo nuovo disco scritto da Cristiano Malgioglio e si celebrano i 90 anni che avrebbe compiuto quest'anno fred bongusto con il medley di canzoni notissime interpretate da Angelo Trane e la sua Fred jazz band. Infine le Ganga con i grandi classici degli Abba
Corinne Clery, botte e schiaffi da mio figlioCorinne Clery è ancora l’eterna icona del film Histoire d'O, ma il suo cuore è a pezzi. "Non parlo con il mio unico figlio da 8 anni. Da lui ho subito tutto, violenza verbale e perfino schiaffi, ma adesso la cosa è piu grave perché lui vuole vendere la casa dove abito e di cui io gli ho donato la nuda proprietà". Corinne si racconta per la prima volta a proposito del rapporto turbolento con il figlio a Monica setta nella prima serata “Storie al bivio show” in onda martedi 24 alle 21.20 su Rai 2. " Ho cresciuto mio figlio da sola, ero una bambina quando è nato ma non ho mai pensato di abortire. Ma con il tempo lui era diventato intollerante, nulla gli andava bene, nutriva un rancore verso di me che pure gli avevo donato tutto quello che avevo" dice la Clery "ma da quando ho donato a mio figlio la nuda proprietà di un casale lui è diventato un’altra persona. Ogni giorno inizia a mandarmi messaggi terribili dove spera che io muoia presto. Non ne ho mai parlato prima perchè mi vergognavo di questo dolore così grande che non si può quantificare. Ho capito tardi che mio figlio mi voleva ingannare. Gestiva tutte le mie cose e aveva comunque una grande stizza nei miei confronti. In una mail mi ha scritto che vuole vendere il Casale, non può aspettare 20 anni per vedermi morire".
E la cosa piu grave è che il figlio di Corinne accusa la mamma di rubargli le sue cose. "Mio figlio mi accusa di rubare. Tra testimoni che ha portato contro di me c’è Serena Grandi la prima moglie di Beppe Ercole il mio amato marito scomparso 15 anni fa. Sono profondamente addolorata perché io ho aiutato Serena quando si era ammalata, l’ho ospitata e l’ho curata, cucinavo per lei e lei ne ha approfittato. Pochi giorni fa ho fatto una diffida con i miei legali a mio figlio e a Serena Grandi. Non ho visto nessuno per un mese, non riuscivo nemmeno a parlare. Voglio solo vivere in pace a casa mia”.
"Dopo la morte di Sinisa ho avuto una strana reazione”“Ho usato i social troppo fingendo una felicità inesistente. Il primo anno è stato difficile per me, cercavo conferme, pubblicavo in continuazione per affrontare il dolore. Solo ora ho realizzato che Sinisa vorrebbe vedermi andare avanti". Arianna Rapaccioni Mihajlović parla per la prima volta dell'amore e della malattia del marito a Monica Setta a “Storie al bivio show” nella puntata di prima serata in onda martedì 24 alle 21.30 su Rai 2.
"Conobbi Sinisa in un ristorante romano al Gianicolo e fu un colpo di fulmine, da lì non ci siamo più lasciati. Mi propose di vivere con lui, gli risposi solo da sposata e dopo un anno di fidanzamento abbiamo detto si" ricorda. “Volevamo entrambi una famiglia numerosa, oggi sono anche nonna di 2 nipoti e tutto questo affetto dei figli mi aiuta a non soccombere alla sofferenza ". La Mihajlović racconta l'inizio della malattia del marito. "Nel 2019 eravamo in Sardegna, una notte Sinisa sentì un dolore fortissimo e dopo tutti gli accertamenti scoprimmo quella malattia molto aggressiva. La diagnosi era terribile ma noi facemmo un patto: affrontiamo tutto insieme e vinceremo questo brutto male. Sono stati anni faticosi ma lui cercava sempre di sorridere e alla fine delle terapie eravamo sicuri di avercela fatta. Il momento peggiore è arrivato quando scoprimmo la recidiva. Lui mi chiedeva sempre “Ce la farò?” Gli dicevo di si, non mi sono mai fatta vedere da lui con le lagrime anzi ero allegra perché lui spiava le mie reazioni per capire quanto stesse male. Quando fu chiaro che era alla fine facemmo un viaggio tristissimo da Bologna a Roma.
Sinisa taceva, mi disse solo “Mi dispiace non vedere crescere i miei figli”. Lasciai cadere quella frase ma ormai non c'era più nulla da fare. Sinisa tornò in ospedale, stava a letto ed io gli stavo accanto. Gli tenevo la mano quando mi disse "Arianna ricordati che ti amo, ora ci sarai tu come. guida per i nostri figli". E dopo poco mi lascio' la mano dolcemente e se ne andò sereno perché mi aveva affidato il suo amore e la sua famiglia, i figli, i nipoti".
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