Regionali, in Toscana urne a ottobre

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Regionali, in Toscana urne a ottobre

Regionali, in Toscana urne a ottobre

Con l'indicazione fornita da Eugenio Giani della data del voto - il 12 e 13 di ottobre - in Toscana, si va definendo la griglia della maratona elettorale d'autunno. Al voto 7 regioni e oltre 18 milioni di italiani. All'appello, però, mancano ancora le date del Veneto, della Campania e della Puglia, alle prese con le difficoltà interne ai partiti e alle coalizioni sui nomi da far correre. Nodi di difficile soluzione nel breve e che spingono le urne verso le ultime finestre possibili: quelle del 16-17 o del 23 e 24 novembre.

Marche e Valle d'Aosta sono state le prime a decidere (domenica 28 e lunedì 29 settembre), poi è stata la Calabria, con una netta accelerazione rispetto ai tempi di un voto non previsto, a prendersi la prima casella d'ottobre (il 5 e 6) quindi, oggi, la Toscana.

Le maggiori difficoltà - a sorpresa - si sono registrate proprio nelle coalizioni (vedi il centrodestra in Veneto) o nei partiti (il Pd in Puglia) che danno per scontato di vincere senza troppi patemi l'intera posta. Anche in Campania, ma questa volta con una perfetta spaccatura bipartisan, la data rimane appesa alle trattative Pd-De Luca-M5s da una parte, e Fdi-Fi dall'altra. Qui il centrosinistra appare in vantaggio con la scelta di Roberto Fico, per la cui ufficializzazione si sarebbe ai dettagli (al netto dell'imprevedibilità del governatore uscente). Più complessa la situazione nel centrodestra: qui Edmondo Cirielli (Fdi), ha rimesso la propria disponibilità nelle mani dei vertici nazionali. Un passo di lato che il coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, ha colto per avanzare la proposta dell'avvocato Giosy Romano.

Sorte simile - urne a fine novembre - per il Veneto: qui il centrosinistra ha scelto a tempo di record il proprio candidato, l'avvocato ed ex sindaco Pd di Treviso, Giovanni Manildo, che proverà ad arginare lo strapotere che Luca Zaia lascerà in eredità al suo successore. Già, ma quale? Leghista o di Fdi? Tra i nomi in lizza ci sono Alberto Stefani, Luca De Carlo, l'eurodeputata Elena Donazzan. Ma anche l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi, oggi anche lui europarlamentare di Fi.

E di novembre, complice lo scontro interno al Pd, si parla anche per la Puglia. Il presidente uscente, Michele Emiliano, non viene visto di buon occhio da Antonio Decaro, eurodeputato Pd, che avrebbe giudicato ingombrante anche l'eventuale presenza nella futura consiliatura di un altro ex governatore pugliese: Nichi Vendola. Il centrodestra (suo ultimo eletto fu Raffaele Fitto nel 2000) oggi in qualche modo considera la regione 'quasi persa' e non affonda ancora - in attesa delle mosse del centrosinistra - sul nome da candidare.

Questa complicata tornata elettorale, registra comunque già oggi una tipicità particolare: tra candidati e papabili, lunghissima è la lista degli eurodeputati coinvolti. E va dai lanciatissimi Antonio Decaro e Matteo Ricci a Elena Donazzan, Flavio Tosi, fino a Pasquale Tridico e Mimmo Lucano.

ansa

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