Perché la Consulta ha bocciato i Cpr: ora tocca ai giudici liberare gli ‘ostaggi’

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Perché la Consulta ha bocciato i Cpr: ora tocca ai giudici liberare gli ‘ostaggi’

Perché la Consulta ha bocciato i Cpr: ora tocca ai giudici liberare gli ‘ostaggi’

La clamorosa sentenza

Ora che succede? Succede che i Cpr sono illegittimi e i giudici dovranno adeguarsi. Vanno liberati gli ostaggi.

Photo credits: Andrea Di Biagio/Imagoeconomica
Photo credits: Andrea Di Biagio/Imagoeconomica

Una sentenza clamorosa della Corte Costituzionale stanga il governo (meglio dire: i governi, questo e diversi governi precedenti) contestando la legittimità dei Cpr, cioè dei centri nei quali vengono rinchiusi per mesi i migranti: si tratta di centri che sono molto simili alle prigioni, ma con ancora meno garanzie per i detenuti.

Scrive la Corte: “Il trattenimento dello straniero, dunque, in quanto misura incidente sulla libertà personale, non può essere adottato al di fuori delle garanzie dell’articolo 13 della Costituzione, essendo da ricondurre alle altre restrizioni della libertà personale”. E poi aggiunge: “Gli interessi pubblici incidenti sulla materia dell’immigrazione non possono, infatti, scalfire il carattere universale della libertà personale, che, al pari degli altri diritti che la Costituzione proclama inviolabili, spetta ai singoli non in quanto partecipi di una determinata comunità politica ma in quanto esseri umani”. Al di là degli aspetti tecnici di questa sentenza, che spieghiamo nell’articolo di Gianfranco Schiavone, ci sono tre cose che colpiscono in queste poche righe.

La prima è l’assimilazione dei Cpr ad altre forme di trattenimento da parte dello Stato, cioè alle prigioni. La seconda è la proclamazione del diritto alla libertà personale gridato dall’articolo 13 della Costituzione. La terza – fondamentale dal punto di vista culturale e dell’affermazione della civiltà – la spiegazione che un migrante e un profugo sono semplicemente esseri umani: come chi scrive questo giornale, come ogni singolo giudice della Corte, come la stessa presidente del Consiglio. Esseri umani. Per capire meglio il senso di questa sentenza occorre trascrivere l’articolo 13 della Costituzione al quale la sentenza si riferisce.

Dice così: “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”. La Corte Costituzionale avverte il governo: l’attuale legge non funziona, va cambiata e la nuova legge deve rientrare nello spirito dell’articolo 13. Ora che succede? Succede che i Cpr sono illegittimi e i giudici dovranno adeguarsi. Vanno liberati gli ostaggi.

l'Unità

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