Alemanno: 'Invito la politica in carcere'

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Alemanno: 'Invito la politica in carcere'

Alemanno: 'Invito la politica in carcere'

Un gesto di attenzione importante, non scontato. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, a pochi giorni dall'allarme del capo dello Stato sul sovraffollamento delle carceri, si è recato in visita al penitenziario di Rebibbia. Accolto dalla direttrice Maria Donata Iannantuono e da una delegazione della polizia carceraria, ha incontrato diversi detenuti, tra i quali, anche Gianni Alemanno.

"Ci tenevo a essere qui - ha detto Fontana durante la visita - per manifestare la piena vicinanza a chi opera in queste strutture. Occorre continuare a lavorare con determinazione per superare problemi storici come il sovraffollamento e la carenza d'organico". E parte della sua visita è stata dedicata proprio all'incontro con l'ex sindaco di Roma, che si trova a Rebibbia dal 31 dicembre 2024 e che ha fatto della sua condizione e di quella dei detenuti una battaglia. Dal carcere Alemanno ha inviato lettere aperte e sollecitazioni rivolte in particolare al ministro della Giustizia perché intervenga. Di recente alcuni passaggi del suo diario dalla prigione sono stati letti in Aula al Senato dal parlamentare Dem Michele Fina. "Qui si muore di caldo ma la politica dorme con l'aria condizionata", le parole dell'ex ministro.

E anche oggi, dopo la visita di Fontana, Alemanno ha affidato al suo avvocato, Edoardo Albertario, un nuovo appello: "Invito la politica in carcere per vedere le condizioni in cui vivono i detenuti". "E' in una cella con altre cinque persone, le temperature sono proibitive. Rebibbia è un carcere relativamente nuovo ed è tutto lamiera: l'estate diventa un inferno - dice l'avvocato - Al G8 ci sono stati tentativi di suicidio, questa situazione va denunciata". Alemanno, spiega l'avvocato, "non esclude altre forme di protesta che coinvolgano proprio esponenti politici ed associazioni che da tempo si occupano della condizione dei detenuti".

La prossima settimana, il 12 luglio, l'ex sindaco della Capitale riceverà la visita del deputato di Iv Roberto Giachetti nell'ambito di una iniziativa organizzata da 'Nessuno Tocchi Caino' di Rita Bernardini. Da tempo Giachetti si sta battendo in Parlamento per la proposta di legge promossa dall'associazione sulla liberazione anticipata per l'aumento da 45 a 60 giorni dello sconto di pena che scatta ogni sei mesi per buona condotta. Una pdl che si è però incagliata alla Camera. Un provvedimento in questo senso vedrebbe il favore anche del presidente del Senato Ignazio La Russa (che ha incontrato Alemanno nel corso di una visita a Rebibbia nell'aprile scorso) che sul punto, dopo aver ricevuto anche Rita Bernardini a Palazzo Madama, sta esercitando la sua moral suasion.

Tra gli altri provvedimenti possibili sulla drammatica situazione della carceri c'è poi quello che il governo starebbe valutando per riconoscere ai tossicodipendenti la possibilità di scontare la pena in comunità. "Bisogna creare le condizioni perché i detenuti possano lavorare dentro agli istituti - conclude - e, per quelli che scontano pene minori - suggerisce anche l'azzurro Paolo Emilio Russo - fuori durante il giorno. È importante che chi ha ruoli istituzionali vada a vedere con i suoi occhi per comprendere l'urgenza di un intervento, in un momento nel quale tra l'altro il caldo rende le condizioni normali ancora più difficili".

ansa

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