Morte Matilde Lorenzi, riaperta l’inchiesta: ci sono due indagati

La morte di Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci italiano, continua a scuotere il mondo dello sport. A un anno dalla tragica caduta in Val Senales, il caso torna al centro dell’attenzione: la Procura di Bolzano ha riaperto le indagini, avviando un procedimento penale per ricostruire ogni dettaglio dell’incidente che tolse la vita alla diciannovenne atleta della Nazionale juniores.
Ciò che inizialmente era considerato un tragico incidente ora vede due indagati, aprendo nuove prospettive sull’accaduto.
La morte di Matilde Lorenzi e l’impegno della famigliaNata a Villarbasse, vicino Torino, Matilde aveva raggiunto risultati straordinari nel circuito giovanile: doppio titolo italiano in superG nel marzo 2024, sesto posto in discesa e ottavo in supergigante ai Mondiali juniores di Chatel, e un undicesimo posto a St. Moritz in Coppa Europa, il suo miglior piazzamento internazionale. La sua carriera prometteva un futuro luminoso, spezzato troppo presto da un destino crudele.
L’incidente è avvenuto il 28 ottobre 2024 sulla pista Gravand G1 dell’Alpin Arena Senales, in Alto Adige: Lorenzi ha perso il controllo dopo che i suoi sci si sono divaricati, uno degli attacchi si sarebbe sganciato e la giovane è finita violentemente fuori pista.
I familiari, oltre a chiedere verità e giustizia, hanno fondato la Fondazione Matilde Lorenzi ETS, con l’intento di promuovere la sicurezza sulle piste e la tutela degli atleti. Come hanno dichiarato in una nota:
“Dobbiamo trarre insegnamento dalla nostra immensa tragedia con l’obiettivo che in futuro venga analizzato preventivamente ogni fattore di rischio, per evitare che altri giovani si trovino ad allenarsi o gareggiare in condizioni di pericolo”.
A un anno dalla tragica scomparsa di Matilde Lorenzi, promessa dello sci azzurro e atleta della Nazionale juniores, la Procura della Repubblica di Bolzano ha deciso di riaprire il caso avviando un procedimento penale con incidente probatorio.
La famiglia, che ha reso pubblica la notizia, ha espresso soddisfazione per la svolta:
“La Procura ha accolto le nostre richieste e ha dato impulso a un procedimento penale, ad oggi pendente, in cui è in corso un incidente probatorio che porterà a ricostruire, sia dal punto di vista della dinamica, sia da quello medico, le cause della tragedia che ha colpito tutti noi”.
Secondo quanto emerso, ci sarebbero due indagati con l’ipotesi di omicidio colposo. L’indagine, che in una prima fase era stata archiviata come un evento accidentale, mira ora a stabilire eventuali responsabilità nella gestione della pista e nelle condizioni di sicurezza in cui si allenava l’atleta.
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