Picco, note all’alba: "Un atto di gratitudine verso Keith Jarrett"

Sarà Cesare Picco, compositore e pianista piemontese, a concludere la rassegna Albe in controluce, concerti al sorgere del sole sulla spiaggia di Riccione. Il celebre artista, che in riviera fa tappa col tour The Köln Concert di Keith Jarrett, omaggio al leggendario concerto di Keith Jarrett del 1975, riserverà un doppio appuntamento. Domani alle 18,30 incontrerà il pubblico a Villa Franceschi con una speciale anteprima del concerto previsto domenica alle 6,15 alla Spiaggia del Sole, Bagni 86/87. L’artista lavora intanto su un suo nuovo album.
Come nasce lo spettacolo?
"Nasce per il 50esimo anniversario del concerto che Jarret tenne a Colonia. Un’occasione per festeggiare uno dei capolavori assoluti del Novecento. A distanza di 50 anni quell’album di piano solo è ancora il più venduto. Ha aperto le strade a un infinito universo di nuove musiche e pianisti, e tra questi anch’io. Il mio vuole essere un atto di gratitudine verso tutto ciò che quest’uomo ha donato nella musica e un ritrovarci di fronte a un capolavoro che in mezzo secolo ha unito il pubblico più diverso in tutto il mondo. Il concerto viene eseguito grazie a una trascrizione fatta dieci anni fa da due folli giapponesi, nota per nota".
Che importanza ha rivestito Jarrett nella sua carriera?
"Mi ha permesso di vedere un nuovo modello di pianista. Al di là degli studi classici, fin da ragazzo ho affrontato la voglia e il desiderio di trovarmi di fronte a un pianoforte, senza sapere dove andare. Lui mi ha indicato la via e aperto il mondo dell’improvvisazione. Mi ha consentito di vedere il piano come strumento e mezzo per raggiungere l’arte in modo differente. Così sono cresciuto a pane, Bach e Jarrett".
Ora la sua musica echeggia in riva al mare.
"Mi piace l’idea di tornare a suonare a Riccione, tra l’altro in un luogo adatto per ammirare l’alba. Affrontare il concerto a quell’ora non sarà facilissimo, ma sono convinto che radunerà non solo specialisti e appassionati, perché il pianoforte con le sue vibrazioni riunisce tutti". Che idea ha di questa terra?
"Sono capitato a Riccione per la prima volta a 14 anni con altri amici, ci sono poi tornato per lavoro, cogliendo sempre vibrazioni positive. E’ un angolo di questo Paese con persone che danno sempre qualcosa di positivo. Qui ho sempre avvertito una bellissima energia che di sicuro ritroverò. C’è silenzio, come pure grandi casini, ma ognuno si può ritagliare una permanenza nel modo migliore. Mi piace poi che qui s’investa tanto su cultura, spettacoli e turismo". Cos’ha in preparazioni e quali sogni custodisce nel cassetto. "Sto scrivendo brani per un nuovo album, il quattordicesimo. Il mio sogno è riuscire a far capire alle persone quanto sia importante il potere del suono e la sua vibrazione. Il suono della pace, gratitudine, felicità e benessere è cosa da ricercare con coraggio tutti i giorni dentro di noi, tanto più ora che viviamo in un periodo terrificante e drammatico".
İl Resto Del Carlino