Gli 80 anni di Matteo Collura
Ottant’anni e non sentirli. Mi riferisco agli anni del giornalista e scrittore Matteo Collura che ieri pomeriggio, nella sala monumentale della Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, ha festeggiato il suo compleanno con i suoi “compagni di viaggio”, quelli che hanno scandito, ognuno con la propria amicizia e il contributo intellettuale, il suo percorso.L’iniziativa è stata ideata e coordinata da Enzo Sardo, Diego Romeo e don Angelo Chillura.Ieri, dicevamo, il primo dei tre appuntamenti in programma per celebrare l’uomo, il giornalista e lo scrittore. Il secondo appuntamento sarà il 1° agosto al Palazzo Bellacera di Comitini, dove al suo interno si trova un piccolo ma pregiato museo dello zolfo.Infine l’8 agosto, alla Fondazione Leonardo Sciascia, dove verranno esposte le opere e tutto il materiale che documenta la sua attività, comprese le lettere che hanno costituito il rapporto epistolare con Leonardo Sciascia.
Ieri è stato proiettato il documentario “Il maestro di Regalpetra” (già proiettato a Racalmuto nel 2021) per la regia di Diego Romeo, realizzato con il testo di Matteo Collura e girato nei luoghi sciasciani in Sicilia e a Milano, nella Biblioteca Comunale dove Sciascia si recava per ammirare i cimeli di Stendhal.La manifestazione è stata aperta dai saluti del direttore della Lucchesiana Don Angelo Chillura.
Tante le autorità presenti per l’occasione. Ricordiamo, tra gli altri, il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, il presidente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Giuseppe Pendolino, il viceprefetto vicario Antonino Volpe, il sindaco di Racalmuto Calogero Bongiorno e il presidente della Fondazione Sicana e Sicilcassa di Caltanissetta, Giuseppe Di Forti, che ha finanziato il volume celebrativo con le testimonianze di alcuni amici e la copertina originale del pittore agrigentino Gianni Provenzano.Da segnalare anche l’omaggio della presidente del Comitato di Agrigento della Società Dante Alighieri, Enza Ierna, e l’intervento artistico del Medicartista Salvatore Nocera Bracco. Per l’occasione, infine, è stata inaugurata la mostra bibliografica-documentaria-iconografica dello scrittore, curata da Cristina Iacono con Filomena Capobianco, Salvatore Baldo e Raimonda Paci.
“Come primo obiettivo – ha spiegato Enzo Sardo – abbiamo cercato di scandire le tappe fondamentali della sua esistenza, i valori della cultura da lui evidenziati, poi gli affetti degli amici, dei parenti e degli estimatori. Così abbiamo creato un programma di attività che si snoderanno in tre giornate.”
Il secondo appuntamento sarà l’1 agosto al Palazzo Bellacera di Comitini, dove al suo interno si trova un piccolo ma pregiato museo dello zolfo. Il luogo è molto significativo per Matteo perché nel 1988 ha pubblicato ‘Baltico’, in cui descrive la storia e l’epopea degli zolfatari siciliani e di Grotte, resi deformi dal lavoro faticoso in ambienti malsani e pericolosi.È opportuno ricordare che, all’inizio del secolo scorso, nell’area di Comitini esistevano numerose miniere di zolfo dove lavoravano in migliaia. Dunque Comitini risulta una cornice naturale per le biografie che ha pubblicato Matteo. Al Palazzo Bellacera sarà allestita una mostra dedicata alle sue opere e sarà proiettato il film “Eterno visionario” di Michele Placido, tratto dal libro “Il gioco delle parti, vita straordinaria di Luigi Pirandello”, che Matteo Collurapubblicò nel 2010.
Infine l’8 agosto, alla Fondazione Leonardo Sciascia, esporremo le opere e tutto il materiale che documenta la sua attività, comprese le lettere che hanno costituito il rapporto epistolare con Leonardo Sciascia. E sarà riproposto il documentario “Il maestro di Regalpetra” di Diego Romeo.
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