Tulips in liquidazione giudiziale: le perdite crescono più del fatturato

Sembrava una di quelle start-up destinate a crescere rapidamente e costantemente fino a diventare un’azienda di successo, tanto che numerosi investitori, locali e non, avevano puntato decisamente su di lei partecipando ad aumenti di capitale milionari. Stiamo parlando di Tulips, azienda cesenate fondata nel 2017 da Enrico Martini ed Enrico Mordenti (entrambi sotto i 30 anni) con un capitale di appena duemila euro, partendo dall’incubatore Cesenalab.
Il business è raccogliere ordini da chi non vuole o non può andare a fare la spesa, acquistare i prodotti e recapitarli nel giro di poche ore: in pratica un supermercato online. Il successo sembrava travolgente, gli articoli su giornali e siti online fioccavano e nell’arco di pochi anni sono arrivati capitali freschi per otto milioni di euro che hanno consentito l’espansione partendo da Cesena (la sede legale è in viale Carducci 85, quella operativa in via Venezia 260) per conquistare tutta la Romagna, da Rimini a Forlì e Ravenna, e poi spingersi fino a Bologna con acquisizioni che ingrossavano il fatturato, ma lasciavano in perdita il consuntivo. Nel 2019 il fatturato era stato di 721mila euro con una perdita di 83mila euro; nel 2020 il fatturato aumentava a 2,7 milioni, ma aumentava anche la perdita a 358mila euro; forte balzo in avanti del fatturato nel 2021, chiuso a 5 milioni, ma anche della perdita, 1,45 milioni.
Non va meglio, anzi la situazione complessiva peggiora, nel 2022: il fatturato aumenta del 15% a 5,7 milioni, ma la perdita raddoppia a 3,7 milioni. Analogo andamento nel 2023, col fatturato che arriva a 6,6 milioni e la perdita a 4,1 milioni.
La situazione è insostenibile, ma Enrico Martini rilancia e cerca nuovi capitali per arrivare a 30 milioni di finanziamenti. Stavolta, però, il mercato non risponde come vorrebbero gli amministratori di Tulips. Così il peso delle perdite che si accumulano diventa ormai insopportabile e i giovani amministratori sono costretti ad alzare le mani e portare i libri in tribunale. Così il 29 maggio il collegio della sezione civile (procedure concorsuali) del Tribunale di Forlì, composto dai giudici Barbara Vacca (presidente), Maria Cecilia Branca e Giorgia Sartoni, ammette la società per azioni Tulips alla liquidazione giudiziale, nominando curatore il commercialista cesenate Massimiliano Graffiedi. L’attività dell’azienda può continuare, ma sotto la stretta vigilanza del curatore che dovrà fare una ricognizione dei beni dell’azienda, valutare se sussistono o meno gli elementi per continuare l’attività d’impresa e tenere informato il giudice delegato Barbara Vacca.
L’adunanza dei creditori per l’esame dello stato passivo è stata fissata per il 23 ottobre; entro un mese prima (quindi prima del 23 settembre) i creditori e coloro che sono interessati a essere ammessi allo stato passivo dovranno presentare idonea documentazione.
İl Resto Del Carlino