La Serie A sfiora i 3 miliardi di ricavi, la Premier vale più del doppio

I ricavi aggregati dei club della Liga sono aumentati del +6% a 3,8 miliardi di euro (3.764 milioni) nell’annata 2023/24, con Real Madrid e Barcellona che assorbono quasi la metà (48%) del totale. L’impatto finanziario degli investimenti infrastrutturali è stato evidente nel 2023/24, con un aumento del +28% (149 milioni di euro) dei ricavi da stadio a 0,7 miliardi di euro. I ricavi aggregati ripartiti dalla Uefa ai club della Liga sono aumentati del +1% a 1,8 miliardi di euro e sono rimasti il maggior contributo ai ricavi complessivi (48%).
Nonostante la Ligue 1 si sia ridotta da 20 a 18 club all’inizio della stagione, i ricavi aggregati dei club sono cresciuti del +7%, raggiungendo i 2,6 miliardi di euro nel 2023/24. Questo aumento è stato in gran parte attribuito all’aumento delle distribuzioni non ricorrenti derivanti dall’investimento da 1,5 miliardi di euro di CVC in una filiale commerciale della Ligue de Football Professional nel 2022, che vengono riconosciute dai club della Ligue 1 come ricavi, un approccio contabile diverso da quello adottato in altri Paesi. Pertanto, i ricavi commerciali aggregati (1,6 miliardi di euro) hanno rappresentato oltre il 60% dei ricavi totali dei club di Ligue 1.
Nel Vecchio continente l’industria del calcio ha registrato un fatturato record di 38 miliardi nella stagione 2023/24, con una crescita del +8% (35,3 miliardi di euro nel 2022/23). I “cinque grandi” campionati europei - Premier League, Bundesliga, Liga, Serie A e Ligue 1 - hanno generato ricavi per 20,4 miliardi (+4%) e dovrebbero superare i 21 miliardi nel 2024/25, prima di stabilizzarsi nella stagione 2025/26, soprattutto a causa dell’attuale incertezza sull’accordo per i diritti televisivi della Ligue 1 a partire dalla stagione 2025/26.
Complessivamente, i club dei cinque grandi campionati europei hanno registrato un utile operativo aggregato (0,6 miliardi di euro) per la seconda stagione consecutiva, mentre il rapporto salari/ricavi aggregato è sceso dal 66% al 64%, nonostante la crescita dei costi salariali in tutti i cinque grandi campionati, a eccezione della Liga.
«L’attenzione allo sviluppo degli stadi e alla diversificazione dei ricavi commerciali - ha sottolineato Tim Bridge, Partner dello Sports Business Group di Deloitte - ha portato a una crescita del mercato calcistico europeo nella stagione 2023/24. Tuttavia, i club e le leghe non possono permettersi di perdere di vista le nuove sfide, tra cui l’evoluzione del panorama normativo e il cambiamento dei comportamenti dei tifosi. La pressione è sempre più forte per i club perché devono riuscire a ottenere ricavi aggiuntivi e allo stesso tempo a gestire i costi crescenti. Più che mai, i dirigenti e i proprietari devono riconoscere la grande responsabilità che hanno nel gestire queste attività, catturando l’essenza storica di un club calcistico e onorando al contempo il futuro per le nuove generazioni».
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