Riparte la Serie A, da Dazn e Sky affondo contro la pirateria

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Riparte la Serie A, da Dazn e Sky affondo contro la pirateria

Riparte la Serie A, da Dazn e Sky affondo contro la pirateria

La Serie A si rimette in moto, ma il campionato più lungo e difficile si gioca fuori dal campo. Niente maglie sudate o palloni da rincorrere. Ci sono server, flussi video, piattaforme illegali. E ci sono milioni di italiani – quasi il 40% degli adulti secondo l’ultima indagine Fapav-Ipsos – che nel 2024 hanno scelto di guardare sport, film e serie tv senza pagare. Un fenomeno che in Italia vale 295 milioni di atti di pirateria e un buco stimato in 2,2 miliardi per l’economia nazionale. La pirateria degli eventi sportivi live ha comportato circa 12 milioni di fruizioni perse, con un danno stimato intorno ai 350 milioni nel 2024 (+23%). In particolare, per la Serie A, la Lega immagina un danno annuo superiore ai 300 milioni.

Eccolo quello che Dazn e Sky hanno messo nel mirino come il nemico numero uno. Del resto i conti languono e il parco abbonati è fermo da anni per i due pivot del calcio in Tv (complessivamente sopra i 3,5 milioni, anche se gli abbonamenti sono di più considerando che molti spettatori sono clienti sia di Dazn sia di Sky). Dazn ha, fra i vari asset, tutta la Serie A, oltre alla Serie B e ai diritti di altri campionati esteri, fra i quali la Liga spagnola. Tre sono invece le partite di Serie A a settimana in co-esclusiva per Sky che fra le frecce al suo arco conta anche – sempre soffermandosi solo sul calcio – Premier League, Ligue 1, Bundesliga e le tre competizioni europee (Champions League, Europa League e Conference League).

In questo quadro la lotta alla pirateria risponde a una chiara strategia industriale: trasformare i pirati in clienti regolari, riportare dentro milioni di spettatori che oggi stanno fuori dal recinto.

Non è un caso che la Lega Serie A proprio ieri abbia rilanciato la sua campagna “#Stopiracy - La pirateria uccide il calcio”. Negli stadi di Serie A, e da quest’anno anche di B e C, scorreranno nelle prime due giornate spot e grafiche per ricordare un concetto semplice: guardare illegalmente una partita non è un peccato veniale, ma un reato. La legge colpisce sia chi offre illegalmente i contenuti sia chi ne fruisce. Sono previste sanzioni severissime: fino a 3 anni di reclusione per chi trasmette contenuti sportivi pirata e multe da 154 fino a 5mila euro per gli utenti finali. Nel solo maggio 2025, la Guardia di Finanza, in collaborazione con Lega Serie A e Agcom, ha comunicato l’identificazione e la sanzione di 2.266 utenti su tutto il territorio nazionale, in 80 province.

Un elemento chiave nella lotta alla pirateria è arrivato con Piracy Shield, il sistema operativo capace di oscurare in pochi minuti i siti illegali. Nei primi 16 mesi di attività ha bloccato oltre 55mila risorse web. Piracy Shield è operativo dal 1° febbraio 2024. Il primo campionato di Serie A completamente coperto dall’inizio della stagione è stato quindi la Serie A 2024/25, mentre la stagione 2023/24 è stata protetta solo a partire dal febbraio 2024. Dal 1° agosto 2025, l’ambito di applicazione si è esteso anche a prime visioni di cinema, serie Tv e musica live, oltre allo sport.

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