Cala il costo del denaro, cresce la richiesta di mutui: la situazione nelle Marche

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Cala il costo del denaro, cresce la richiesta di mutui: la situazione nelle Marche

Cala il costo del denaro, cresce la richiesta di mutui: la situazione nelle Marche
L’analisi di Facile.it e Mutui.it evidenzia un aumento del 4% negli importi medi richiesti (124.384 euro) e una maggiore presenza di giovani che presentano la domanda. Ecco la situazione provincia per provincia
Nelle Marche mutui in ripresa, ma sotto la media nazionale

Nelle Marche mutui in ripresa, ma sotto la media nazionale

Ancona, 22 agosto 2025 — Nelle Marche il mercato dei mutui mostra segnali di ripresa e fiducia nel primo semestre del 2025. Stando all’analisi congiunta realizzata da Facile.it e Mutui.it, l’importo medio richiesto per un mutuo nella regione è salito a 124.384 euro, con un incremento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024, sebbene sotto alla media nazionale di 137.315 euro.

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Questo dato testimonia una nuova vitalità nel settore immobiliare marchigiano, sostenuta da condizioni più favorevoli offerte dagli istituti di credito e dal calo del costo del denaro dovuto alle recenti decisioni della Banca Centrale Europea sul taglio dei tassi d’interesse. La propensione degli italiani a richiedere mutui per l’acquisto della casa torna dunque in crescita, con un aumento della fiducia generale dei consumatori.

La situazione mutui provincia per provincia

Il panorama provinciale, invece, mette in luce alcune differenze significative. Quella di Pesaro-Urbino si conferma come la provincia marchigiana in cui gli importi medi richiesti per un mutuo sono più elevati, con una media di 134.851 euro. Questa cifra supera di gran lunga la media regionale ed è indice di una domanda di finanziamento più consistente rispetto ad altre aree della regione. Seguono poi Ascoli Piceno e Fermo, con importi medi di 125.352 euro e 122.421 euro rispettivamente. Questi numeri riflettono un mercato immobiliare dinamico anche in queste zone, dove si riscontra una buona capacità di accesso al credito.

Ancona, capoluogo regionale, si colloca un gradino sotto, con richieste medie attorno ai 120.937 euro, valore che mostra come la domanda di mutui nella provincia sia significativa ma più contenuta rispetto a quelle di Pesaro-Urbino e Ascoli Piceno. Infine, la provincia di Macerata registra i mutui medi di importo più basso nella regione: 116.799 euro. Sebbene sia il valore più contenuto, il dato segnala comunque una crescita rispetto agli anni passati, confermando complessivamente la tendenza positiva per il territorio marchigiano.

A riguardo, l’andamento del mercato dei mutui è influenzato non solo dagli importi richiesti ma anche dalle condizioni offerte dagli istituti di credito. Nel corso del 2025, infatti, si è assistito a un riallineamento delle proposte presenti sul mercato. La maggioranza degli italiani preferisce ancora i mutui a tasso fisso, anche se negli ultimi mesi il costo di questi finanziamenti ha subito un lieve aumento a causa dell’andamento dell’indice Irs. Dall’altra parte, i mutui a tasso variabile, agevolati dal calo dell’Euribor conseguente ai tagli dei tassi da parte della Bce, risultano oggi quelli più convenienti. Per un mutuo medio di circa 126 mila euro, da restituire in 25 anni con un Loan to Value (Ltv) del 70%, le migliori offerte a tasso fisso si aggirano intorno a un Tan del 2,92%, con rate mensili di circa 592 euro, mentre le proposte a tasso variabile partono da tassi del 2,33%, con rate di 554 euro circa al mese.

Tasso fisso o variabile?

Nonostante i costi più contenuti dei mutui a tasso variabile, gli esperti di Facile.it sottolineano l’importanza di non basare la scelta solo sul tasso iniziale. I tassi variabili, infatti, possono subire variazioni durante la vita del mutuo a seconda dell’andamento dei mercati, mentre quelli fissi rimangono costanti per tutta la durata del finanziamento. Non esiste una decisione “giusta” o “sbagliata” in termini assoluti, ma è fondamentale scegliere la tipologia di mutuo più adatta al profilo del mutuatario, anche con l’aiuto di un consulente esperto.

Domande di mutuo nelle Marche: l’età media

Un dato altrettanto significativo riguarda l’età media di chi presenta domanda di mutuo nelle Marche. Seppur ancora lontana dai livelli registrati nel 2022, già si nota un lieve calo, segnale positivo che indica una maggiore presenza di giovani che tornano a rivolgersi alle banche per finanziare l’acquisto della propria abitazione. L’ingresso di questa fascia di popolazione rappresenta un elemento chiave per il supporto alla crescita del mercato immobiliare regionale e contribuisce a rinnovare la domanda.

Infine, da considerare è anche il peso delle surroghe, ossia delle richieste di mutuo finalizzate a cambiare banca o condizioni di finanziamento per mutui già in essere. Nei primi sei mesi del 2025 hanno rappresentato quasi un quarto delle richieste totali nelle Marche (24%), a conferma dell’intenso movimento nel settore e della voglia di risparmiare beneficiando di condizioni più vantaggiose.

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L’indagine sui dati del mercato immobiliare delle Marche, nel primo semestre 2025, arriva da "Gate-away.com", il portale che da 15 anni promuove il patrimonio abitativo italiano verso gli acquirenti esteri. I numeri raccolti derivano dalle richieste effettuate online su immobili nelle Marche, analizzando preferenze per tipologia, prezzo e localizzazione. L’utente tipo utilizza internet come canale quasi esclusivo (89,36%), confermando un comportamento ormai consolidato: ricerca, confronto e richiesta avvengono sul web. I tempi decisionali sono rapidi: il 37,43% di chi cerca una casa nelle Marche prevede di acquistare entro un anno, mentre un altro 36,96% si muove con un orizzonte di due anni. Una platea motivata che richiede attenzione da parte di chi vende.

“Stiamo assistendo a un vero e proprio cambio di paradigma — dichiara Simone Rossi, cofondatore di Gate-away.com — Sempre più stranieri visitano le Marche per turismo, si innamorano del paesaggio, della qualità della vita e delle tradizioni locali, e cominciano a cercare casa durante il soggiorno. La domanda c’è, è crescente e ben profilata. Occorre saperla intercettare con strumenti adeguati e promozione internazionale”.

İl Resto Del Carlino

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