Leonardo positiva con guerra Israele-Iran e voci accordo Giappone-Ue su difesa

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Corre il titolo di Leonardo - Finmeccanica a Piazza Affari che ancora una volta si porta in cima al listino principale, mentre da inizio anno il suo guadagno in Borsa ha già superato il 120%. A spingere la quotazione sono da un lato l’escalation in Medio Oriente, al quarto giorno di bombardamenti sul nuovo fronte Israele-Iran, e dall’altro indiscrezioni su un possibile accordo tra Giappone e Unione europea per potenziare la cooperazione nel settore difensivo. Il titolo della società attiva nella difesa e nell’aerospazio mette a segno un progresso di quasi due punti, facendo meglio del FTSE MIB .
Secondo quanto riporta il quotidiano giapponese Nikkei, le due potenze starebbero cercando di “rivitalizzare” le loro attività nel settore della difesa attraverso maggiori collaborazioni tra grandi aziende e startup. Si dovrebbero tenere i primi colloqui tra funzionari governativi e rappresentanti del settore privato con l’obiettivo di intensificare la cooperazione tra le rispettive industrie. Alla base del confronto c’è infatti l’intenzione comune di ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti, rafforzando le filiere nazionali e mirando a reti di fornitura più solide e a una produzione congiunta.
Della notizia hanno beneficiato in primis i titoli nipponici del comparto: +8,84% Synspective, società spaziale specializzata in satelliti radar; +6,21% Institute for Q-shu Pioneers of Space, impegnata nella fornitura di dati satellitari; +7,51% Astroscale Holdings, società pubblica giapponese di servizi in orbita. Di riflesso, anche in Europa, gli acquisti si concentrano sulle società del settore: a Parigi +0,68% Thales a 252,3 euro; a Francoforte +1,36% Rheinmetall a 1.819,5 euro; +1,06% Hensoldt a 95,2 euro; +0,95% Renk a 72,08 euro. A Piazza Affari, viaggia in lieve rialzo Iveco Group con il ceo Olof Persson che, in un’intervista, conferma la ricezione di alcune manifestazioni di interesse preliminari per la divisione Difesa, che saranno esplorate dal Cda. Secondo il ceo, proseguono le attività per lo spin-off entro il 2025 della divisione con la strategia di Iveco che mantiene tra i suoi pilastri l’utilizzo di partnership.
Fuori dal paniere principale avanza Fincantieri , sulle indiscrezioni secondo cui la Polonia starebbe valutando di ordinare due sottomarini U212 NFS nell'ambito del programma Orka, che fa parte della strategia di modernizzazione della Marina polacca e prevede la consegna di due sottomarini più un'opzione per un terzo. La fase di consultazione preliminare ha coinvolto undici potenziali costruttori navali ma, secondo alcune notizie della stampa di settore, Fincantieri potrebbe essere avvantaggiata dalle moderne tecnologie dell'U212 Nfs e dagli aspetti politici. Infatti, come sottolineano gli analisti di Banca Akros, l'eventuale aggiudicazione potrebbe incrementare la cooperazione tra Polonia e Italia nel settore della Difesa, oltre che dare impulso al polo subacqueo di Fincantieri nel medio termine. L'aggiudicazione del contratto potrebbe avvenire entro la fine del 2025 con la firma nel 2026. Va ricordato che Fincantieri ha già firmato un contratto da 2,7 miliardi di euro con la Marina Militare Italiana per la consegna di quattro nuovi sottomarini U212 NFS tra il 2029 e il 2032, compresi un nuovo centro di addestramento, il supporto logistico e alcuni simulatori.
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