Cina nei guai per i dazi, crollano import ed export: ai minimi da due anni

Le importazioni cinesi sono diminuite del 3,4% a maggio, riportano i dati ufficiali che, a causa della debolezza della domanda e della crescente pressione commerciale sulla seconda economia mondiale, hanno registrato un calo molto più significativo rispetto a quello dello 0,2% registrato ad aprile e allo 0,8% previsto dagli economisti. Le esportazioni cinesi negli Stati Uniti sono crollate del 12,7% a maggio rispetto ad aprile, a causa delle turbolenze innescate dai dazi. Secondo i dati diffusi dall'agenzia delle dogane cinesi, sono stati esportati in Usa beni per 28,8 miliardi di dollari il mese scorso, rispetto ai 33 miliardi del mese precedente.

I prezzi alla produzione in Cina sono scesi del 3,3% su base annua a maggio, leggermente al di sopra delle aspettative di un calo del 3,2% e dopo un calo del 2,7% ad aprile. Questo ha segnato il 32esimo mese consecutivo di deflazione alla produzione e il calo più marcato da luglio 2023, trainato dall'aumento dei rischi esterni, dall'incertezza sui dazi statunitensi e dalla persistente debolezza della domanda interna. Il costo dei materiali di produzione è diminuito a un ritmo più rapido (-4,0% contro il -3,1% di aprile), con cali più marcati nel settore minerario (-11,9% contro il -9,4%) e nelle materie prime (-5,4% contro il -3,6%), mentre anche i prezzi di lavorazione sono diminuiti ulteriormente (-2,8% contro il -2,3%).