Chi al posto di de Meo in Renault? La successione è un rebus, spunta anche un possibile grande ritorno

Luca de Meo ha deciso di lasciare il ruolo di amministratore delegato in Renault. Per lui sarebbe pronta la poltrona di Ceo in Kering, il marchio legato al lusso che comprende anche Gucci e Yves Saint Laurent. Ma la decisione del manager è stata improvvisa e questo complica i piani per individuare il suo successore, vista anche l'esperienza di de Meo e la difficoltà nel reperire qualcuno al suo livello nel settore dell'automotive. Due le voci che cominciano timidamente a circolare. Una pista porta a Wayne Griffiths, ex amministratore delegato di Seat e Cupra che ha lasciato l'azienda il 31 marzo 2025. L'altra ipotesi porterebbe a un clamoroso ritorno, circola anche il nome di Carlos Tavares, ex ceo di Stellantis che già in passato era stato in Renault.
Leggi anche: Chi è Luca de Meo, l'ex delfino di Marchionne che lascia la guida di Renault e ora punta sul lussoMa sostituire de Meo non sarà facile, l'ad infatti ha lavorato per 10 marchi appartenenti a quattro gruppi automobilistici, il primo del quale fu proprio Renault. De Meo poi è passato a Toyota Europe, quindi nel gruppo Fiat, dove ha diretto le marche Lancia, Fiat ed Alfa Romeo e dove è stato artefice del rilancio della Fiat 500. Nel 2009 De Meo passa al Gruppo Volkswagen. Poi nel 2012 entra nel Cda di Audi, quindi dal 2015 al 2020 è presidente del comitato esecutivo di Seat. Tra i suoi incarichi anche quello di membro dei Consigli di Sorveglianza di Ducati e Lamborghini. E da cinque anni è appunto alla guida di Renault.
Nelle ultime settimane De Meo, insieme al presidente di Stellantis John Elkann, ha lanciato l'allarme sull'industria dell'auto europea: il suo "destino si gioca quest'anno", hanno detto in un'intervista a Le Figaro, premendo sull'Unione Europea per una semplificazione delle norme per costruire piccole auto sul modello delle K-car, vetture leggere e compatte, molto diffuse in Giappone e perfette per le città. Proprio a causa della crisi del settore dell'automotive non è nemmeno escluso che il successore di de Meo potrebbe arrivare anche da altri settori, non necessariamente motoristici.
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