A Parigi Kering festeggia l'arrivo di de Meo da Renault. Il gruppo auto sconta uscita del Ceo

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno nella serata del 15 giugno, delle dimissioni di Luca de Meo dalla carica di Ceo di Renault , affossa il titolo del gruppo francese dell'auto (-7,5% a Parigi). Dopo cinque anni alla guida della società e dopo averne guidato il rilancio e la trasformazione, come sottolineato anche dal Cda che ha accolto le sue dimissioni, de Meo dovrebbe passare al colosso del lusso Kering , che viceversa è arrivato a guadagnare l'8,2%. Dovrebbe prendere il posto di Francois-Henri Pinault, la cui famiglia controlla la conglomerata del lusso, fortemente indebitata: le indiscrezioni, inizialmente pubblicate da Le Figaro sono rimbalzate sui media mondiali senza smentite da parte di Kering (secondo Le Monde la conferma della nomina dovrebbe arrivare oggi dopo la chiusura delle contrattazioni, con Pinault che dovrebbe mantenere la carica di presidente).
Come si legge in una nota di Renault, le dimissioni saranno effettive dal 15 luglio prossimo e de Meo continuerà a svolgere le sue funzioni fino a quella data. Il Cda ha avviato il processo di nomina di un nuovo amministratore delegato "sulla base del piano di successione già definito". Secondo gli analisti, la notizia è positiva per Kering, che ha scelto "la persona giusta, visto che la gestione del brand e del marketing sono il suo punto di forza", come sottolinea Bernstein, mentre appare come un voto di sfiducia per il settore automotive, che naviga in acque difficili tra guerra dei dazi, vendite in calo e transizione verso l'elettrico in salita soprattutto in Europa. Inoltre, spiegano gli esperti di La Financière de l’Echiquier, "l'uscita di de Meo potrebbe minare la strategia di Renault, che il manager è riuscito a riportare a una crescita solida".
Quella di de Meo è la seconda uscita "top-level" nel settore automotive, dopo quella di Carlos Tavares da Stellantis a dicembre scorso. Tra l'altro, secondo i rumor, de Meo era nella lista dei papabili per diventare Ceo di Stellantis, ma evidentemente le "sirene" del gruppo del lusso sono state più allettanti (Stellantis ha di recente nominato Antonio Filosa come nuovo Ad). Del resto, sottolinea ancora Bernstein, "è difficile pensare che de Meo non abbia trovato intrigante l'opportunità offerta da Kering", tanto più che vi arriva forte di un background non indifferente: il manager è arrivato in Renault da Volkswagen nel 2020, anno in cui il gruppo francese aveva riportato perdite record anche a causa della pandemia che aveva affossato le vendite.
"Luca de Meo ha contribuito ampiamente al rilancio di Renault, portando novità nei prodotti, innovazione tecnologica, miglioramento del brand e ritorno alla crescita e all'utile", spiegano gli esperti di Citi, sottolineando che "la sfida ora è fare lo stesso con brand come Gucci", che dopo la crescita "spettacolare" degli anni passati, ora "necessita di essere rinvigorito". Detto questo, secondo Citi, "è prematuro fare previsioni vista la mancanza di visibilità sul turnaround di Gucci e considerando che c'è ancora molto lavoro da fare".
ilsole24ore