Pianificazione territoriale ad Aconcagua Radio: sfide e progressi nella tutela del territorio e dell'acqua

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Pianificazione territoriale ad Aconcagua Radio: sfide e progressi nella tutela del territorio e dell'acqua

Pianificazione territoriale ad Aconcagua Radio: sfide e progressi nella tutela del territorio e dell'acqua

Matías Dalla Torre, direttore della pianificazione territoriale, spiega come la provincia sta lavorando per regolamentare la crescita urbana, preservare le aree produttive e adattarsi ai cambiamenti climatici, in un contesto di crescente pressione immobiliare e scarsità d'acqua.

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Governo di Mendoza

Mendoza dispone di una legge sull'uso del suolo dal 2007 e di un Piano provinciale di uso del suolo, approvato nel 2017, con una visione a lungo termine fino al 2045. Lo spiega Matías Dalla Torre, direttore della pianificazione del suolo, che spiega nel dettaglio come questi strumenti cerchino di coordinare la crescita urbana con la protezione delle aree produttive e la tutela ambientale nella provincia.

«I governi comunali hanno la responsabilità diretta del controllo del territorio, mentre la provincia articola e coordina questa pianificazione», afferma Dalla Torre. Ogni comune ha un proprio piano regolatore che definisce le zone residenziali, rurali e le cosiddette "zone di interfaccia", spazi in cui coesistono usi urbani e agricoli. Queste aree sono particolarmente problematiche, poiché l'espansione urbana esercita una pressione sulla produzione orticola e vinicola, una sfida costante a Mendoza.

Il piano provinciale è concepito per progettare e pianificare lo sviluppo territoriale fino al 2045, ma la velocità del cambiamento climatico e le dinamiche sociali ed economiche stanno portando a una riduzione dei tempi di questa proiezione. "Stiamo aggiornando il sistema, utilizzando la tecnologia satellitare e indicatori socioeconomici e ambientali per monitorare, ad esempio, l'espansione dell'urbanizzazione incontrollata che minaccia i terreni produttivi", spiega il direttore.

La pressione immobiliare, particolarmente evidente in aree come Maipú e Luján, dove si sono verificati sviluppi incontrollati prima che i piani entrassero in vigore, è una delle maggiori minacce alla cintura verde che fornisce alla città cibo fresco e protegge la produzione agricola e vinicola. “Attualmente, con le normative attuali, è molto difficile sviluppare progetti immobiliari nelle aree protette, anche se le leggi non sono sufficienti senza politiche economiche e culturali che incentivino i produttori a mantenere l’attività agricola”, aggiunge Dalla Torre.

Un altro fattore critico per la pianificazione territoriale è la scarsità d'acqua, aggravata dal cambiamento climatico. "Quando il piano è stato sviluppato nel 2013, il riscaldamento globale non era così rilevante come lo è oggi. Ora, il Ministero dell'Ambiente e dell'Energia sta lavorando agli inventari provinciali e comunali dei gas serra e promuove l'edilizia sostenibile con agevolazioni fiscali", osserva. “Le infrastrutture pubbliche incorporano vegetazione autoctona e pannelli solari, considerando un futuro con meno acqua disponibile.”

Per quanto riguarda le aree più vulnerabili, come le zone pedemontane, dove si sono verificate occupazioni abusive prima dell'entrata in vigore della legge specifica del 2022, Dalla Torre commenta che è stata stabilita una linea rigorosa per vietare nuove edificazioni nelle aree a rischio e che le amministrazioni comunali e provinciali ora puntano a regolarizzare e fornire servizi a chi già vive in queste aree, sebbene la sfida sia enorme.

Per quanto riguarda il coordinamento intercomunale, sebbene ogni comune abbia la propria autonomia, esistono esempi di successo, come la rete ciclabile della Grande Mendoza, che è stata pianificata e finanziata congiuntamente. Inoltre, si sta lavorando per unificare i codici edilizi allo scopo di facilitare e standardizzare le procedure in tutta l'area metropolitana, un processo complesso ma essenziale per migliorare la pianificazione territoriale.

«È un progetto di lungo periodo che richiede non solo leggi, ma anche risorse, presenza sul territorio, politiche economiche e culturali, la collaborazione di tutti i livelli di governo e della società», conclude Dalla Torre.

In un contesto di urbanizzazione accelerata, cambiamenti climatici e crescente domanda di terra e acqua, la pianificazione territoriale a Mendoza si presenta come uno strumento essenziale per raggiungere uno sviluppo equilibrato, sostenibile ed equo per le generazioni future.

Ascolta l'articolo completo qui e puoi ascoltare la radio in diretta su www.aconcaguaradio.com

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