Malnutrizione diffusa a Gaza: muore in Italia la palestinese Marah Abu Zuhri, evacuata con un volo umanitario

Una donna palestinese, evacuata da Gaza in Italia per cure dopo aver sofferto di grave malnutrizione, è morta in un ospedale di Pisa, hanno riferito le autorità. Marah Abu Zuhri, 20 anni, ha viaggiato con la madre a Pisa mercoledì con un volo notturno nell'ambito di un programma di evacuazione del governo italiano. L'Ospedale Universitario di Pisa ha comunicato che la donna è andata in arresto cardiaco ed è morta venerdì, meno di due giorni dopo il suo arrivo. Presentava un "quadro clinico molto complesso" ed era "in un profondo stato di deperimento organico", hanno dichiarato i medici dell'ospedale, secondo quanto riportato dal Guardian. L'ospedale non ha fornito ulteriori dettagli sulle sue condizioni, ma le agenzie di stampa italiane, citando fonti mediche, hanno riferito che soffriva di grave malnutrizione. Trentuno pazienti e i loro accompagnatori sono arrivati questa settimana a Roma, Milano e Pisa, molti dei quali affetti da gravi patologie congenite, lesioni o amputazioni, secondo quanto comunicato dal Ministero degli Esteri italiano. Dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas, l'Italia ha evacuato e accolto più di 180 bambini e ragazzi dalla Striscia di Gaza assediata. Le Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme sulla diffusa malnutrizione a Gaza, e gli esperti supportati dall'organizzazione hanno avvertito in un rapporto del mese scorso che si sta già verificando uno "scenario peggiore" di carestia. A luglio, il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha riferito che un terzo della popolazione di Gaza sopporta giorni senza cibo, mentre circa mezzo milione di persone rischiano di morire di fame. "Nella Striscia di Gaza si sta verificando attualmente lo scenario peggiore di carestia", ha affermato il mese scorso l'Integrated Food Security Phase Classification (IPC), sollecitando un cessate il fuoco immediato per alleviare la "fame diffusa". Il Ministero della Difesa israeliano ha dichiarato che inizierà a fornire tende e altre attrezzature ai residenti di Gaza City domenica, prima di trasferirli nelle "zone sicure" designate. L'annuncio è arrivato poco dopo la conferma da parte del governo dei piani di occupare Gaza City, seguita da giorni di intensi bombardamenti a Zeitoun, il quartiere più grande della città. La situazione a Zeitoun è "catastrofica", ha dichiarato un portavoce comunale citato dalla BBC, citando lo sfollamento di massa dopo sei giorni consecutivi di pesanti attacchi aerei, bombardamenti e demolizioni da parte di Israele. Dall'inizio del conflitto nell'ottobre 2023, nel territorio devastato dalla guerra si sono verificati più di 250 casi di morte per fame. Secondo il Ministero della Salute, la scorsa settimana undici persone sono morte per malnutrizione. "Non esiste alcuna politica di fame a Gaza, e non c'è fame a Gaza", ha affermato il mese scorso il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.