Keir Starmer può smettere di vantarsi dell'accordo con Trump: ha dimostrato di essere il peggior negoziatore del mondo

OPINIONE

Gli Stati Uniti e il Regno Unito sono due paesi separati da una lingua comune. È il nostro principale partner commerciale, il nostro più caro amico e il più forte alleato in materia di sicurezza. Siamo reciprocamente i maggiori investitori stranieri. Quattro milioni di posti di lavoro sono sostenuti da Gran Bretagna e America al di là dell'Atlantico. È un rapporto speciale, questo è chiaro.

Ora più che mai, un buon accordo commerciale è ciò di cui entrambi abbiamo bisogno. Grazie alla Brexit e al duro lavoro che abbiamo svolto negoziando un accordo storico con il Presidente Trump durante il suo primo mandato, è alla nostra portata. Grazie a Kemi, quando era Segretario al Commercio, abbiamo firmato accordi con singoli stati.

Ma ora ciò di cui Keir Starmer si vanta è ben lungi dall'essere un accordo commerciale completo. È riuscito a vincolarci a condizioni terribili per una generazione, e in qualche modo è riuscito ad aumentare i dazi che paghiamo all'America.

È il peggior negoziatore del mondo e sta indebolindo la Gran Bretagna sulla scena internazionale. Ha ceduto alla tattica del bullo, il che significa che ora siamo in una situazione peggiore rispetto a febbraio. Il suo stesso Segretario al Commercio, Jonny Reynolds, ha affermato che qualsiasi accordo che non elimini i dazi sarebbe un fallimento.

A suo dire, Starmer ha fallito. Come al solito, quando il partito laburista negozia, la Gran Bretagna perde.

In tutto il mondo, l'ostilità commerciale si sta intensificando e si profila un'era di nazionalismo economico. Russia , Iran, Cina, Corea del Nord: le linee di un nuovo asse del male si stanno lentamente ma inesorabilmente avvicinando. Oltre ai miliardi per l'economia britannica, il libero scambio è alla base della libertà e della sicurezza in tutto il mondo.

Voglio che Keir Starmer riesca a ottenere un vero accordo con l'America, non solo a fingere di averlo. Purtroppo, forse siamo stati frenati dal suo desiderio, seppur velato, di rientrare nell'UE e di inchinarsi a Bruxelles con la libera circolazione delle persone.

La Gran Bretagna merita di meglio di un Primo Ministro che cerca di prenderci in giro nel tentativo di mascherare la propria incompetenza.