Ecco il vero motivo per cui le persone anziane percepiscono i colori in modo diverso
Il test di pupillometria cromatica, in cui sono stati esaminati 17 giovani adulti sani di 27 anni e 20 anziani sani di 64 anni, è stato eseguito in una stanza buia in cui 26 aree colorate digitali erano visualizzate su uno sfondo nero.
Ogni prova iniziava con la presentazione di una schermata grigia su sfondo nero per cinque secondi, seguita da un colore.
Il test ha valutato la capacità dei partecipanti di percepire cambiamenti nella luminosità e nella saturazione degli stimoli cromatici sperimentali all'interno di ciascuna categoria di colori (viola, blu, verde, giallo, rosso e scala di grigi), nonché la saturazione dei colori o luminosità simili di colori diversi.
Tutti i partecipanti hanno ottenuto un punteggio del 100% nella Color Matching Scale, un nuovo compito di percezione del colore composto da 12 domande, concepito come un rigoroso compito di controllo della percezione visiva di basso livello per valutare la percezione di base del colore.
"È stato scoperto che gli anziani mostrano sensibilità all'asse blu e giallo, ma le risposte pupillari più deboli agli aumenti del croma si verificano prevalentemente nell'asse verde e magenta.
I risultati forniscono prove fisiologiche del fatto che la percezione del colore svanisce con l'età, con importanti implicazioni per le pratiche e gli interventi basati sul colore nel contesto dell'invecchiamento sano e dei disturbi neurodegenerativi in età avanzata.
In sintesi, "I colori non sono sensazioni fisse o uniformi a causa delle complesse interazioni tra la variazione naturale nei fotorecettori dei coni retinici, i fattori ambientali, le dinamiche di elaborazione neuronale e le influenze psicosociali. Questa complessità rende molto difficile studiare le relazioni tra le proprietà fisiche dei colori e il modo in cui le persone li percepiscono".
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