Crisi degli idrocarburi tra Libia e Grecia

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Crisi degli idrocarburi tra Libia e Grecia

Crisi degli idrocarburi tra Libia e Grecia

(Foto: greekcitytimes)

Il Governo di unità nazionale libico (NUG) ha definito il tentativo della Grecia di esplorare giacimenti di idrocarburi nelle aree contese a sud dell’isola di Creta come una “violazione dei diritti sovrani della Libia”.

In una dichiarazione scritta, il Ministero degli Affari Esteri dell'UBH ha affermato di essere profondamente preoccupato per l'annuncio fatto dalla Grecia sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 12 giugno in merito alla gara d'appalto per l'esplorazione e lo sfruttamento di idrocarburi nelle aree contese con la Libia nel sud dell'isola di Creta.

Nella dichiarazione, che sottolineava l'importanza del rispetto del diritto internazionale, si legge: "Il Ministero conferma che queste misure costituiscono una chiara violazione dei diritti sovrani della Libia ed esprime le sue più ampie riserve e una chiara obiezione a qualsiasi attività di esplorazione o trivellazione in queste aree senza un quadro giuridico preventivo che rispetti le norme del diritto internazionale".

È stato osservato che ci si aspetta che le autorità greche valutino le riserve e le obiezioni della Libia con senso di responsabilità, tenendo conto della profondità delle relazioni storiche tra i due Paesi.

Nella dichiarazione si chiedeva inoltre alla Grecia di "intraprendere un dialogo e negoziati costruttivi basati sulle norme del diritto internazionale e tenendo conto degli interessi di tutte le parti, al fine di raggiungere soluzioni giuste ed eque".

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